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Indigena, un festival per gli autoctoni a Barolo

Indigena, un festival per gli autoctoni a Barolo

BAROLO Indigena è il festival del vino che Ian D’Agata, esperto del settore e premiato autore della guida ai vitigni autoctoni Native wine grapes of Italy, ha studiato per Collisioni con la collaborazione del consorzio di tutela Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Per quest’edizione Barolo e Costigliole d’Asti ospiteranno degustazioni, conferenze, seminari. Una novità è Bing wines, organizzata in collaborazione con Piedmont good wines e Cia Cuneo per il 4 e 5 maggio: nelle sale e nel cortile del castello di Barolo, allestito con una tensostruttura, saranno ospitati vini prodotti da uve autoctone di tutta Italia. D’Agata ha invitato produttori che hanno contribuito alla salvaguardia di un vitigno e si sono dedicati alle uve autoctone della loro regione. Parallelamente, nello spazio Agrilab di Barolo, si terranno alcuni seminari e degustazioni con produttori delle diverse regioni italiane, in compagnia di esperti.

Domenica 5 maggio si svolgerà una serie di tavole rotonde. Dalle 11 si susseguiranno gli incontri su grandi autoctoni bianchi e rossi raccontati da otto vignaioli ed enologi; alle 14.30 toccherà a sei enoteche storiche, poi, alle 16, gli autoctoni più rari saranno spiegati da otto produttori che hanno contribuito a salvarli e a divulgarli. Tra i tanti partecipanti: Matteo Catania (della siciliana Gulfi con il Nero d’Avola); René Grosjean con Premetta, Cornalin, Mayolet; Antonio Tiberio con il vino Pecorino. Per i “nostri” saranno presenti tra l’altro Freisa, Nascetta, oltre al Nebbiolo, con una verticale guidata da Elvio Cogno.

Nei due giorni successivi si ripeterà, nel castello di Costigliole, il corso 3iC (che significa Italian and international indigenous center for wine and food studies) sempre ideato da Ian D’Agata. Dal 6 all’8 maggio sommelier, importatori, giornalisti e addetti ai lavori parteciperanno a lezioni a numero chiuso per diventare “specialisti del Piemonte”.

Il momento centrale del festival è previsto dal 9 all’11 maggio a Barolo in collaborazione con l’associazione Made in Piedmont. Il 9 è in programma il convegno sul tema “Uve e i terroir” con ospiti d’eccezione: Jean-Claude Berrouet, enologo consulente di Petrus; Steven Spurrier, decano del giornalismo vinicolo mondiale; il produttore Julien Trimbach della celebre casa alsaziana, celebre per i bianchi; Bernard Hervet, già direttore di due delle più famose case di Borgogna; Lorenzo Landi, enologo di molte aziende italiane e con una lunga esperienza con diversi vitigni autoctoni italiani. Seguirà una degustazione guidata dagli ospiti, con Spurrier a proporre un’orizzontale di grandi metodo classico inglesi. L’incontro avverrà in abbinamento a vini piemontesi e la giornata si concluderà con un momento dedicato a prodotti del Piemonte: il cuoco statunitense Christopher Bates, proprietario di ristoranti nella zona dei Finger Lakes (al Nord dello stato di New York), presenterà una cena a base di prodotti locali elaborati dal suo tocco. I tre giorni di degustazioni avranno il loro culmine sabato 11, giorno dedicato al Barolo nelle differenti espressioni dei Comuni della denominazione; il giorno successivo, domenica 12 maggio, ritornerà l’Asta del Barolo.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a info@ indigenawine.com.

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