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L’incontro col Risorto che cambia tutta una vita

PENSIERO PER DOMENICA – TERZA DI PASQUA – 5 MAGGIO

Abbiamo vissuto una Pasqua di fuoco e sangue, tra il rogo di Notre Dame e gli attentati in Sri Lanka. Una nota di speranza è l’immagine dei cristiani di Mosul, radunati per celebrare la Pasqua nella cattedrale… senza tetto! Queste immagini ci aiutano a capire meglio le letture della Messa.

Essere testimoni è cosa seria. Ancora oggi in molte parti del mondo, credere e annunciare la risurrezione di Gesù significa mettere a repentaglio la propria vita. Eppure ancora oggi c’è chi, come Pietro, ha il coraggio di dire al sommo sacerdote di turno: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini» (At 5,29). Parole che riecheggiano quelle di Socrate ai giudici di Atene, riportate da Platone nell’Apologia di Socrate e che nella storia sono sempre state preludio di martirio e di morte. La fede in Cristo risorto ha ancora oggi questa forza straordinaria: trasformare persone impulsive e paurose come Pietro in persone capaci di sfidare i potenti a rischio della propria vita!

L’incontro col Risorto che cambia tutta una vita

La forza che cambia una persona è l’amore. Nel Vangelo (Gv 21,1-19) scopriamo il segreto di questa rivoluzione interiore. Gesù risorto, apparendo a un gruppo di apostoli sul mare di Tiberiade, dà a Pietro l’investitura di leader, in nome dell’amore: «Mi ami più di costoro?». Per tre volte – quasi a ricordare il triplice rinnegamento – gli rivolge questa domanda ottenendo una risposta affermativa. La vera grandezza di Pietro è in questa professione di fede che ricorda il «per me vivere è Cristo» di Paolo (Fil 1,21). Ci sono scelte di vita che si fanno soltanto per amore di una persona: nessun’altra motivazione potrebbe essere sufficiente!

La fede che porta a dare la vita è un punto di arrivo. Anche i discepoli hanno avuto bisogno di tempo e hanno attraversato momenti di incertezza e di dubbio. Pensiamo alla prima parte del Vangelo di oggi, che ci presenta alcuni dei Dodici, tornati in Galilea, sulla riva del lago: sono tornati al loro lavoro di pescatori! Con un gioco di parole potremmo dire che “non sanno che pesci pigliare”: infatti non pescano nulla! Qui vediamo la straordinaria azione pedagogica di Gesù che si fa loro vicino sul piano umano: offre loro pane e pesce arrostito sulla brace. Dopo tre anni di pasti in comune, una “grigliata” in spiaggia in semplicità diventa l’occasione per l’incontro decisivo con Gesù, destinato a segnare le loro vite. È normale che nel cammino di fede ci siano momenti di incertezza: l’importante è arrivare all’incontro con il Risorto. Poi tutto cambia.

Lidia e Battista Galvagno

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