Producevano prodotti dop con suini fecondati da esemplari danesi, patteggiano in 10

Alla ricerca del Cavour, il maiale nero perduto 1

Dieci patteggiamenti, tre richieste di messa alla prova, un proscioglimento. Si è sviluppato così oggi a Torino il processo per il caso dei prodotti dop confezionati – in violazione del disciplinare – con maiali fecondati con il seme di suini danesi. Il pm Vincenzo Pacileo ha contestato la frode in commercio aggravata. La pena più elevata è di 14 mesi di reclusione con la condizionale.

La questione riguardava la messa in commercio di “decine di migliaia di suinetti” destinati ai prodotti dop (San Daniele, Parma, Crudo di Cuneo) attraverso “l’uso di genetica non consentita dai disciplinari”. In particolare si parla di semi provenienti da esemplari delle razze Duroc Danese e Large White Danese, considerate “più performanti di quelle consentite in termini di rapidità di accrescimento”.

L’inchiesta, estesa a tutto il Nord Italia, riguarda circa duecento indagati. Lo scorso settembre gli atti sono stati inviati a varie procure (tra cui Cuneo, Vercelli, Pordenone, Mantova, Lodi) per competenza

Ansa

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