Suor Tecla Merlo, un figura a tutto tondo

A suor Tecla Merlo, fondatrice delle Figlie di San Paolo il Comune ha intitolato un giardino pubblico

ALBA È stata dedicata alla memoria della venerabile suor Tecla Merlo un’area verde in corso Europa: alla cerimonia hanno anche partecipato Maurizio Marello, sindaco della città, Pierfelice Isnardi, primo cittadino di Castagnito (paese d’origine della religiosa) e monsignor Marco Brunetti, vescovo della diocesi di Alba.

Tecla, un figura a tutto tondo

Teresa Merlo nasce nel 1894 a Castagnito. Fondamentale per il suo percorso di fede è l’incontro con don Giacomo Alberione nel 1915. Il gruppo delle Figlie di San Paolo si forma a Susa, dove Teresa e le future consorelle sono state chiamate a lavorare per il settimanale La Valsusa dal vescovo Giuseppe Castelli. La congregazione viene ufficialmente riconosciuta grazie al decreto diocesano firmato dal vescovo di Alba il 12 marzo 1927 e da allora s’impegna a diffondere il messaggio evangelico in varie zone del mondo.

Nella prima parte della commemorazione, presso la Casa madre delle Figlie di San Paolo, si sono succeduti alla tavola rotonda gli interventi di varie personalità: oltre ai sindaci e al vescovo, hanno contribuito a ricostruire il profilo della prima superiora generale della congregazione suor Anna Caiazza, consigliera generale delle Figlie di San Paolo, Maria Gabriella Fogliati e Mariella Bottallo, presidente e membro della sezione di Alba della Fidapa Bpw Italy, società che ha promosso l’intitolazione dell’area verde.

Una dedica che non è stata casuale. «Abbiamo scelto suor Tecla», spiega Gabriella Fogliati, «in quanto figura a tutto tondo, che ha saputo coniugare molto bene il ruolo della donna, dell’imprenditrice e della missionaria».

Scelta avallata anche dal sindaco Marello: «Ciò che ci ha convinti a scegliere la maestra Tecla è il suo forte profilo civico, oltre alla sua importanza dal punto di vista religioso». Una figura di spessore, dunque, che, anche a 55 anni dalla sua morte, rimane nel cuore degli albesi: «È importante che questi personaggi non diventino figure da museo», sottolinea monsignor Brunetti, «ma fonte di ispirazione per la loro umiltà e il loro dinamismo».

La seconda parte della cerimonia si è svolta nell’area verde tra via Dario Scaglione e corso Europa: il sindaco Marello ha scoperto la targa e, dopo un’ultima celebrazione della figura della maestra Tecla, la commemorazione si è conclusa con la benedizione del vescovo e con un rinfresco offerto alla cittadinanza.

Dennis Bellonio

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