Bra doppia Alba nella spesa pro capite per i bus urbani

Openpolis ha elaborato i dati 2017: da piazza Duomo per trasporto pubblico si stanziano 5,63 euro a testa contro i quasi undici a bilancio all’ombra della Zizzola e a Mondovì

L’ANALISI Milano è lontanissima con i suoi quasi 800 euro pro capite spesi per il trasporto pubblico locale. Ma se il capoluogo lombardo «l’è un gran Milan» e ha quattro linee di metropolitana più un passante ferroviario da gestire, i 5,64 euro a testa spesi da Alba sono pochi anche in raffronto ai centri vicini. I dati sullo stanziamento dei Comuni per la mobilità urbana pubblica sono stati elaborati da Openpolis sui bilanci del 2017: in Piemonte Alessandria supera i 60 euro a testa, Asti i 56, Torino viaggia oltre i 25 e Cuneo valica quota 21 euro.

Alba nella spesa pro capite è doppiata, tra le sette sorelle della Granda, da Mondovì e da Bra, entrambe con quasi 11 euro spesi in trasporto pubblico per ogni residente. È più vicina Saluzzo con 6,43 euro, il 12 per cento in più.

Bra doppia Alba nella spesa pro capite per i bus urbani

Rosanna Martini, assessore alla viabilità e ai trasporti durante gli ultimi cinque anni dell’Amministrazione Marello, spiega: «Tutto ciò che riguarda le linee urbane e il trasporto scolastico si basa su risorse della Regione e di Bus company, la società concessionaria del servizio. La spesa del Comune riguarda unicamente gli extra, intesi come tutto ciò che è aggiuntivo». Nel caso di Alba, nei 177.796 euro di spesa comunale, relativi al 2017 e confermati anche per il 2018, ricadono «le navette gratuite per la piscina, l’estate ragazzi e anche la navetta verde, entrata in funzione del 2017. Vi rientrano le agevolazioni tariffarie per studenti e anziani, oltre alla riduzione della spesa sullo stesso biglietto, che agli albesi costa 1,20 euro anziché 1,50: la differenza la paga il Comune».

Bra ha recentemente rinnovato l’appalto a Grandabus e ha una serie di benefit per la popolazione per incentivare a usare i mezzi pubblici. Spiega il consigliere comunale uscente Pietro Ferrero, che si è sempre occupato di trasporti: «Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo a chi ha più di settant’anni e meno di 18. I primi, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 sino al termine del servizio, usufruiscono gratis delle linee della conurbazione cittadina, che collegano la città con Cherasco, Sanfré e Pocapaglia. Anche i minori possono viaggiare gratuitamente sui mezzi arancioni della conurbazione, però solo dalle 14 sino al termine del servizio, nel periodo scolastico mentre lo possono fare per l’intera giornata quando le scuole sono chiuse. Ulteriori agevolazioni vengono concesse alle scuole per visite culturali oppure per portare i ragazzi in piscina o in palestra». Qualche dato: al 31 dicembre erano 1.808 le tessere assegnate agli under 18 e 2.995 per gli anziani».

Quali che siano i dettagli tecnici, che dovrebbero valere per tutti, fa specie vedere Alba, assediata dal traffico – i controviali di corso Langhe trasformati dagli automobilisti in corsie improprie per saltare la fila alle rotonde, code a qualsiasi ora in corso Piave o sulla circonvallazione – in fondo alla classifica della spesa per residente destinata al trasporto pubblico. E sempre in attesa delle ormai fantomatiche bretelle Est e Ovest e del mitico terzo ponte. Nota a margine: un aiuto al traffico albese potrebbe arrivare anche dal ripristino della linea ferroviaria per Asti, bloccata da decenni sui guai della galleria Ghersi. Il nuovo governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha detto che si deve fare.

f.p. e v.m.

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