Dove trovare la forza per ricominciare con slancio?

PENSIERO PER DOMENICA – SOLENNITÀ DI PENTECOSTE – 9 GIUGNO

Ci sono dei momenti nella nostra vita – pensiamo alla condizione degli apostoli dopo la morte di Gesù – in cui la tentazione dello scoraggiamento si fa molto forte: per reagire a certe batoste è necessaria una forza superiore. Dove trovare la forza per non scoraggiarci e il coraggio di ricominciare con nuovo slancio? Il messaggio della solennità di Pentecoste è chiaro: questi sono doni dello Spirito Santo! Lo Spirito ci attesta che Dio continua a essere presente nella nostra storia, che non ha affatto abbandonato l’umanità. È il messaggio chiaro dei tre massimi “teologi” dello Spirito, Luca, Paolo e Giovanni, da cui sono tratte le letture della liturgia odierna.

Lo Spirito fa di noi un popolo. La scena notissima raccontata negli Atti degli apostoli (2,1-11) ricorda la teofania del Sinai e il dono dei dieci comandamenti al popolo eletto, con una differenza sostanziale: sul Sinai prese corpo l’identità di Israele; dal Cenacolo nacque l’umanità nuova, composta da credenti «di ogni nazione che è sotto il cielo». Lo Spirito, principio di unità nella diversità, ci ricorda che questo è il segreto per superare le difficoltà e ripartire: si va avanti soltanto se si è uniti.

Dove trovare la forza per ricominciare con slancio?0909

Lo Spirito è Dio che continua ad abitare in noi. È l’attestazione di Giovanni, per bocca di Gesù: «Verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23) e di Paolo: «Lo Spirito di Dio che ha risuscitato Cristo dai morti abita in voi» (Rm 8,11). Una rassicurazione essenziale per i credenti della prima ora che non potevano più accedere al tempio e non avevano ancora autonomi luoghi di culto. Lo Spirito ci ricorda che tutti possiamo essere in comunione con Dio sempre e ovunque, in qualità di figli adottivi, che hanno accesso all’energia creativa che viene da lui.

Lo Spirito ci rende nuovi dentro. Lo ricorda Paolo ai Romani, con le immagini un po’ misteriose del passaggio dal «dominio della carne» al «dominio dello Spirito». Questa novità è declinata in modi diversi nelle letture bibliche di Pentecoste: come capacità di capirsi tra diversi, come vita per la giustizia, come possibilità di pregare Dio chiamandolo “papà”, come possibilità di fare costantemente riferimento alla rivelazione di Gesù, visto che lo Spirito «vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto». Lo Spirito ci fa capire e sperimentare la perenne energia creativa che viene dal Vangelo: energia che non conosce entropia, che non decade, perché si fonda sulla verità e non sui passeggeri poteri di questo mondo.

Lidia e Battista Galvagno

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