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Ecco il rinnovato Consiglio albese deciso dal voto del 26 maggio

Nella tana di Carlo Bo, nuovo sindaco di Alba, può esplodere l’euforia

ALBA Presto la nuova Giunta, con Emanuele Bolla, della lista Alba 2019, probabile vicesindaco
Quindici consiglieri di maggioranza e nove in opposizione. Le urne hanno ridisegnato il Consiglio e sancito alcune esclusioni clamorose, tra cui gli ex assessori Massimo Scavino e Gigi Garassino. In attesa di conoscere la composizione della Giunta del neosindaco Carlo Bo, che potrebbe vedere verosimilmente due esponenti della Lega e uno per ognuna delle liste collegate – Forza Italia, Alba 2019 (FdI), Carlotta Boffa, Per Alba Cirio –, diamo qualche dettaglio del voto.

Il primo Consiglio comunale di Alba

Alba domani, lista espressione del sindaco, ai nastri di partenza prima del voto come anello debole della coalizione, ha ottenuto invece un risultato inatteso (è la terza, con più voti, dopo Pd e Lega) e ora potrebbe esprimere addirittura due assessori. Le liste più votate sono quelle della Lega e del Pd (che rimane di gran lunga il partito più votato alle amministrative con il campione di preferenze – 622 voti per l’ex assessore Alberto Gatto –, ma è escluso dall’Esecutivo perché il candidato di centrosinistra Olindo Cervella ha perso).

Il Carroccio esprime cinque consiglieri: il capolista Marco Marcarino (137 preferenze), imprenditore nel settore delle energie rinnovabili; Elena Alessandria (125), insegnante in pensione; Bruno Ferrero (98), consulente fiscale; Lorenzo Barbero (77), il candidato più giovane di tutto il Piemonte con 18 anni, studente; Maria L’Episcopo (56), lavoratrice autonoma presso la casa vacanze Reala, esperta in counseling. Potrebbero entrare in Consiglio pure Italo Magliano (44 voti), libero professionista, e Gabriele Mutti (43), vigile urbano in pensione.

La lista Alba domani esprimerà quattro consiglieri: il più votato del centrodestra (340 preferenze) Daniele Sobrero, imprenditore, presidente del Corneliano Roero; il ristoratore Mario Fugaro (166); Clelia Vezza, insegnante, moglie dell’ex sindaco Beppe Rossetto (118); l’avvocato Gionni Marengo (103). Probabilmente verrà costituito un assessorato allo sport affidato a Daniele Sobrero, così come Gionni Marengo, al fianco di Carlo Bo in molte battaglie negli ultimi cinque anni, è dato per papabile per un ruolo nell’Esecutivo. Dietro scalpitano i giovani Alessandro Giannotto (84) e Davide Procaccio (69).

La lista di Forza Italia esprime due consiglieri: Leonardo Prunotto (288) ed Elisa Boschiazzo (227). Il primo è uno dei probabili assessori, liberando così un posto per il viticoltore Mario Sandri, terzo della lista con 170 preferenze.

Due sono i consiglieri anche per la lista civica Per Alba Cirio: Liliana Allena (244 preferenze) e Domenico Boeri (195). Entrambi dovrebbero lasciare il posto, la prima per un secondo mandato da presidente dell’ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, il secondo, altro fedelissimo del sindaco Carlo Bo, per diventare assessore. Potrebbero così rientrare in consiglio Nadia Gomba (97 preferenze) e Roberto Cerrato (86).

Torna per certo Emanuele Bolla, di Alba 2019 (Fratelli d’Italia), con 285 preferenze e il ruolo di vicesindaco in pectore. Al suo posto in Consiglio potrebbe entrare un altro amministratore uscente: il medico Sebastiano Cavalli.

Chiude la rosa dei consiglieri di maggioranza Carlotta Boffa (205 voti), ago della bilancia per evitare a Carlo Bo il ballottaggio. Se avesse corso da sola il ritorno al voto il 9 giugno sarebbe stato probabile, un’eventualità scongiurata dal neosindaco che ha tolto dai giochi un’avversaria e trovato una preziosa alleata per la quale si prospetta un ruolo di primo piano nella Giunta. Il primo dei consiglieri della sua lista a subentrarle è Franco Pensato (41 voti).

Marcello Pasquero

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