CUNEO La candidatura delle Alpi del Mediterraneo a Patrimonio dell’umanità dell’Unesco è stata ritirata. Il dossier era stato presentato nel gennaio 2018 a Parigi dall’allora ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, anche per conto di Francia e Principato di Monaco, e era tra i 42 finalisti scelti per l’esame decisivo dall’Agenzia delle nazioni unite.
Il verdetto era atteso nei prossimi giorni dalla conferenza Unesco riunita a Baku, in Azerbaigian ma le pressioni di Principato di Monaco e Francia, di fronte a una probabile bocciatura, hanno convinto a chiedere di ritirare la candidatura.
Un primo stop, infatti, era arrivato nelle scorse settimane con un parere negativo da parte dello Iucn, una delle organizzazioni non governative chiamate a valutare la candidatura. Troppo altro il rischio di una bocciatura che avrebbe fermato per sempre la proposta.
«Abbiamo letto e sentito di varie pressioni in questa direzione per evitare una bocciatura che sarebbe stata irreparabile. Questa scelta ha senso solo se adesso il Ministro si impegnerà a mettere mano al dossier per migliorarlo e ripresentare la candidatura nel 2020», chiede la deputata cuneese del Pd Chiara Gribaudo. «Con l’aiuto delle oltre 8.500 persone che hanno firmato la petizione, chiedo questo impegno al ministro Costa e ai Presidenti di Piemonte e Liguria».
Gribaudo aggiunge: «Ho apprezzato l’impegno della nuova giunta piemontese, fra cui l’assessore Carosso che ha seguito da subito il dossier. Mi auguro che nei prossimi sei mesi Cirio dimostri di avere a cuore questa battaglia. Il rischio è che a il governo italiano scelga di candidare altri siti e che questo progetto venga lasciato morire. Io continuo a essere convinta che le nostre montagne meritino un riconoscimento internazionale, che ci consenta di tutelare e valorizzare come merita questo patrimonio eccezionale».
