Ultime notizie

Sulla bonifica Acna un dossier dei sindaci ai tecnici regionali

Dopo-Acna: la valle non ci sta

VALLE BORMIDA Nei giorni scorsi una delegazione di sindaci della Valle Bormida ha incontrato a Torino il direttore del settore ambiente della Regione Roberto Ronco e alcuni tecnici per fare il punto sulla valutazione di impatto ambientale “postuma” prevista per i lavori di bonifica realizzati (ma non finiti) nel sito ex Acna. Alla Regione è stata consegnata una serie di osservazioni al progetto (di 207 pagine!) presentato da Eni-Syndial. Secondo i sindaci, il procedimento avviato «altro non è che il superamento per via unicamente burocratica della procedura di infrazione europea». Ossia, una mossa per cercare di evitare una stangata da qualche milione di euro che potrebbe arrivare da Bruxelles.

Inoltre gli amministratori ribadiscono lo status di discarica della zona A1 del sito, per la quale il territorio deve ricevere un adeguato indennizzo, e respingono la definizione di messa in sicurezza permanente usata dall’Eni. La relazione dei sindaci si sofferma poi su altri aspetti controversi della vicenda, come la massiccia presenza di percolato tipico dell’Acna rivelata dai pozzi esterni al sito o la presenza di benzene fino a 744 volte il limite di legge riscontrata dai piezometri al confine con Saliceto. Inoltre, la relazione tira in ballo anche l’area Merlo, adiacente all’Acna e venduta a un privato durante la gestione commissariale, «contenente benzene in concentrazioni fino a 16mila volte i limiti di legge e altri inquinanti chimici che Arpal ascrive a un’evidente origine ex Acna, ma che Syndial disconosce». Infine, per la parte del sito destinata a nuovi insediamenti produttivi, i sindaci fanno notare che, nonostante l’area risulti formalmente certificata fin dal 2010, l’unico progetto presentato finora è quello dell’Eni che prevede l’estrazione di oli da rifiuti.

«Siamo preoccupati per questa situazione e vogliamo essere coinvolti nelle decisioni», afferma il sindaco di Cortemilia Roberto Bodrito. Il prossimo passo sarà la richiesta di un incontro con il presidente della Regione e l’assessore all’ambiente.

Corrado Olocco

Banner Gazzetta d'Alba