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Piazza Duomo ospiterà tre Lmx Sirex, auto sportive prodotte nell’albese

Piazza Duomo ospiterà tre Lmx Sirex, auto sportive prodotte nell'albese

ALBA Sabato 31 agosto alle 16 la centralissima piazza Risorgimento di Alba ospiterà tre rarissime storiche vetture LMX Sirex (anche Sirex LMS). Auto sportiva a due porte e due posti prodotta in pochissimi esemplari, tra il 1968 ed il 1972, dalla LMX Automobile S.R.L. e dalla Eurostyle di Torino e successivamente, dopo il fallimento delle due aziende, nel 1973 i restanti autotelai sono stati allestiti dalla Samas – azienda  condotta dai fratelli Chiarle, in frazione Ricca di  Diano d’Alba – con interni di diversa fattura e turbocompressore May-Bosch.

In piazza Risorgimento arriveranno tre vetture di rarità assoluta, esempio dell’eccellenza  tecnica italiana nel settore motoristico, in cui ha avuto un ruolo anche la città di Alba.

Le tre auto saranno nella capitale delle Langhe insieme ai collezionisti svizzeri e tedeschi che stanno completando il restauro di  altri esemplari di questa automobile e che sono in questi giorni in Italia, in occasione dei 50 anni dall’avvio della produzione di questo modello.

Ad Alba, la delegazione sarà accolta dall’assessore comunale alle Attività produttive Marco Marcarino.

 Un po’ di storia

Alba, terra di grandi  vini, di alta  gastronomia, di cultura ed eccellenze,  così da essere stata  riconosciuta quale  patrimonio dell’umanità. Fra i  tanti pregi del territorio, ci fu anche chi si cimentò  nella produzione di autovetture. Infatti, negli anni 50-60 si svilupparono  in Piemonte numerose aziende per la costruzione di veicoli a motore. Una tradizione che affonda  le sue radici agli albori del Novecento, con una  straordinaria  concentrazione  di  laboratori, studi di progettazione  e designer disseminati in tutta la regione. Ed anche in Alba  alla  fine degli anni sessanta, era attiva  un’azienda  che  si occupava di  costruzione di un veicolo fuoristrada d’avanguardia,  a  quattro ruote motrici e  sterzanti, lo Yeti. La produzione avveniva integralmente nello stabilimento albese in prossimità della frazione Ricca di  Diano d’Alba.

A produrlo, la  Samas, azienda condotta dai fratelli Chiarle, dopo alcuni  anni, forte  dell’esperienza acquisita  nel settore automobilistico,  aveva  rilevato  quanto rimaneva della carrozzeria  industriale Eurostyle di  Torino, che all’epoca produceva un interessante granturismo, la LMX costruita su richiesta di una clientela facoltosa e attenta ad  auto che abbinassero caratteristiche sportive a  prestazioni di tutto rilievo.

L’auto prodotta, denominata  Sirex, vantava soluzioni innovative, a partire dalla telaistica realizzata dall’ingegner Michel Liprandi, che aveva collaborato con l’Abarth, la De Tomaso, ecc., su un progetto per auto da competizione dell’ingegner Gioachino Colombo (Ferrari, Maserati, Bugatti, ecc.), con la carrozzeria leggerissima in fibra di vetro disegnata dallo straordinario maestro del design  Franco  Scaglione (Alfa Romeo, Lamborghini, Intermeccanica, ecc.).  Tutti progettisti  di altissimo livello.

Forte dell’esperienza e della competenza  tecnica maturata, fu possibile per la Samas realizzare diverse  Sirex, anche se si trattava di auto sportive molto diverse dallo spartano fuoristrada che allora produceva. Purtroppo, il sopraggiungere della crisi petrolifera non permise  di   sviluppare la produzione,  che si limitò ad una quindicina di esemplari, che sommati a quelli prodotti in Torino porta ad un totale di non più di 50  vetture. Di queste ne rimangono in circolazione  solamente poco più della metà, oggi pressoché  introvabili poiché le  vetture sopravvissute  sono perlopiù  finite in mano a collezionisti stranieri.

 

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