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Vaschetto: il rivale di Gimondi che andò in fuga con Merckx

Vaschetto: il rivale di Gimondi che andò in fuga con Merckx
Felice Gimondi (quarto in piedi da sinistra) e Bruno Vaschetto (terzo in piedi da destra) ai Mondiali del 1964.

CICLISMO All’inizio degli Anni ’60, la carriera di Felice Gimondi nella categoria dilettanti incrociò spesso quella dell’albese Bruno Vaschetto, alfiere del Gs Centotorri Alba. Il campione bergamasco morto il 16 agosto in Sicilia e il corridore albese (classe 1943 e deceduto nel 1989) nel settembre del 1964 vestirono la maglia della Nazionale ai Mondiali dilettanti disputati a Sallanches, in Francia. Gimondi, reduce dalla vittoria al Tour de l’Avenir, era l’elemento di punta della selezione azzurra, ma chiuse soltanto al ventiseiesimo posto.  Quel mondiale lo vinse il corridore che, a livello professionistico, legherà maggiormente il proprio nome a quello di Gimondi: il belga Eddy Merckx, «Un velocista che se la cava anche in salita», come scrisse La Gazzetta dello sport.

Il prestigioso quotidiano sportivo diede spazio anche ai tifosi di Bruno Vaschetto, giunti in Savoia in pullman per sostenere il loro beniamino. L’albese riuscì anche a entrare nella fuga giusta, ma una foratura e una caduta lo tagliarono fuori dalla lotta al vertice. Il podio di quel mondiale fu di altissimo livello. Al secondo posto si piazzò il belga Willy Planckaert (futuro vincitore di tappe al Giro e al Tour) e al terzo lo svedese Gosta Petterson, vincitore del Giro d’Italia nel 1971.

Corrado Olocco 

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