Incidenti stradali con animali selvatici: iniziano gli incontri con i prefetti

L’assalto dei cinghiali a campi e noccioleti

ALESSANDRIA Si è riunito questa mattina (mercoledì 11 settembre) in Prefettura ad Alessandria il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per discutere del problema dell’aumento dell’incidentalità stradale provocata dall’attraversamento di animali selvatici, come caprioli e cinghiali. Un tema sollevato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, che ha colto come il sovrappopolamento della fauna boschiva possa rappresentare non solo un grave danno per l’agricoltura, ma spesso anche un pericolo per gli automobilisti, come ha dimostrato l’incidente mortale verificatosi nell’albese lo scorso agosto. Per questo, il Presidente ha chiesto ai prefetti piemontesi di convocare delle apposite sedute dei comitati, in cui fare il punto della situazione e individuare le soluzioni, che, pur nel rispetto degli animali, garantiscano l’incolumità dei cittadini.

Quello di Alessandria è stato il primo incontro, a cui era presente per la Regione il vicepresidente Fabio Carosso, oltre al Prefetto, Antonio Apruzzese, al Questore, al Comandante dei Carabinieri della Provincia di Alessandria, al Comandante provinciale della Guardia di finanzia, alla dirigente provinciale della Polizia stradale, alla Provincia e al Comune di Alessandria.

Dalla riunione sono emersi dati preoccupanti circa la sicurezza della circolazione nella provincia: nel primo semestre del 2019 si sono verificati circa 150 incidenti provocati da fauna selvatica, lo stesso numero registrato nell’intero anno 2018.

«Le cifre sono allarmanti – ha dichiarato Carosso – e la questione deve essere affrontata con una certa incisività. Non parliamo solo di abbattimenti, ma di metodi alternativi, sostenibili, che riescano però a limitare i numeri degli animali presenti sul territorio. Si potrebbe, ad esempio, pensare a una collaborazione con l’Università di veterinaria di Torino, per individuare dei metodi anticoncezionali di contenimento delle specie, già sperimentati con successo in altri stati».

Nel frattempo le forze dell’ordine alessandrine si sono impegnate a realizzare una mappatura del territorio, per individuare i luoghi e le dinamiche degli incidenti, per fornire ai decisori politici degli elementi per assumere le necessarie misure.

«Quando avremo un quadro completo di tutte le province – ha concluso Carosso – saremo in grado di studiare le azioni più opportune ed eventualmente di chiedere l’intervento del livello nazionale».

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