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Tentano di vendere motoseghe cinesi spacciandole per tedesche, denunciati

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ASTI Denunciati per introduzione e detenzione ai fini di vendita di prodotti contraffatti, è l’accusa mossa dagli agenti della Polizia di Asti nei confronti di due uomini, uno di 55 l’altro di 60 sorpresi nelle campagne del capoluogo in frazione Casabianca mentre tentavano di vendere motoseghe dalle quali era stato asportato il marchio “Made in China”. I due, entrambi originari di Napoli, da alcuni giorni battevano le campagne astigiane proponendo ai contadini l’affare irrinunciabile: acquistare a un prezzo stracciato i prodotti di un noto marchio tedesco, quando nella realtà dei fatti gli acquirenti compravano materiale contraffatto. Tutto parte dalla segnalazione di un anziano che, insospettito dal prezzo troppo basso, ha contattato il 112 descrivendo le fattezze dell’auto a bordo della quale i sedicenti venditori viaggiavano. I poliziotti li hanno fermati e, svolti i controlli denunciati: nei loro confronti il questore ha imposto il divieto di ritornare ad Asti per i prossimi tre anni.

Davide Gallesio

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