Uve: annata più lenta, qualità per il Moscato

Moscato: per i vigneti serve maggior tutela

ANALISI Ci eravamo lasciati a fine luglio con un articolo interlocutorio rispetto all’annata. Le previsioni possibili in quel momento lasciavano ampi margini allo sviluppo, con l’eventualità di portare in cantina uve di bella qualità. Ma senza certezze particolari, visto che la qualità di un’annata si decide in modo definitivo negli ultimi 15 o 20 giorni prima della raccolta. Agosto appena concluso non ha ancora chiarito l’arcano. Un mese sostanzialmente caldo, intervallato da qualche tratto di fresco e di pioggia, ha continuato a portare le uve verso la loro maturazione. Al momento, dobbiamo navigare a vista sia per l’epoca di inizio raccolta, sia per i risultati qualitativi finali.

Nelle molte incertezze, un dato per lo meno è certo ed è il fatto che non si replicherà la raccolta precoce degli ultimi anni, complice un clima – in particolare le fasi fredde di aprile, maggio e inizio giugno e quello esageratamente caldo di alcuni tratti dell’estate – che non ha favorito un cammino solerte della vite verso la maturazione dei grappoli. Se in molte delle ultime vendemmie tra fine agosto e inizio settembre la raccolta delle uve da spumante si era praticamente conclusa – con l’unica eccezione degli Chardonnay e Pinot nero destinati all’Alta Langa metodo classico – quest’anno tale vendemmia o non è ancora iniziata oppure è in pieno svolgimento, a seconda della maggiore o minore altitudine del vigneto. Sulla base di queste considerazioni, la raccolta delle uve bianche per vini fermi (Roero Arneis, Langhe Favorita, Langhe Nascetta, Langhe o Piemonte Chardonnay, Langhe Sauvignon e altri ancora) potrebbe partire tra l’8 e il 10 settembre.

La vendemmia del Moscato si potrebbe calendarizzare tra il 10 e il 15 settembre, con eventuali situazioni più precoci che si possono verificare in zone di minor altitudine e, quindi, climaticamente più calde. Nella seconda decade di settembre si potrebbe sviluppare la raccolta delle uve nere precoci come il Dolcetto. I vitigni medio tardivi e tardivi (in particolare Barbera e Nebbiolo) potrebbero giungere a piena maturazione tra fine settembre e la prima metà di ottobre. La conferma di queste previsioni sarà in relazione all’evoluzione climatica delle prossime settimane.

I produttori di uva Moscato confidano in una raccolta di qualità, soprattutto grazie al clima di agosto. Romano Dogliotti, storico produttore di Moscato a Castiglione Tinella e presidente del Consorzio dell’Asti, è chiaro: «Raccoglieremo le nostre uve finalmente nei tempi canonici, come capitava una volta. E questo ci fa ben sperare, soprattutto grazie al clima di agosto e a quello che si sta prospettando per le prossime settimane. Ad agosto, periodo in cui si delinea il quadro aromatico delle uve Moscato, il fatto che non ci siano stati periodi lunghi di caldo esagerato e che si siano verificati sbalzi termici tra il giorno e la notte, ci fa ben sperare. Anche la quantità di uva non è eccessiva e questo contribuirà a raggiungere un’ottima maturazione».  Tornando alla quantità, Dogliotti ritiene che le zone meglio esposte potrebbero portare in cantina quantitativi oscillanti tra 100 e 110 quintali di uva a ettaro, mentre le aree con esposizione meno efficaci potrebbero garantire produzioni inferiori.

Giancarlo Montaldo

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