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Alla Italgelatine va un po’ meglio

Guasto all’Italgelatine ecco cos’è la puzza di questi giorni

SANTA VITTORIA «È troppo presto per parlare di una risoluzione del problema, ma la situazione è migliorata, soprattutto perché l’azienda ha iniziato ad adempiere ai punti che avevamo fissato per ripristinare i vari parametri». Con queste parole il direttore del settore tutela del territorio della Provincia di Cuneo, Luciano Fantino, commenta la situazione attuale dell’Italgelatine di Santa Vittoria, il cui impianto di depurazione ha causato tra marzo e luglio odori molesti percepiti in tutti i Comuni limitrofi, raggiungendo nei momenti di massima intensità un bacino di 40mila residenti.

Dal 2 agosto, dopo una sospensione totale degli impianti di produzione decisa sulla base dei valori fuori norma rilevati dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), l’azienda ha ripreso a rialimentare l’impianto.

«I parametri a oggi sono migliorati, tanto che hanno chiesto di potenziare la produzione e le materie prime utilizzate». Ma a limitare la produzione rimane il sequestro disposto lo scorso 18 luglio su quattro degli otto aspi dell’impianto, messo in atto dal Nucleo operativo ecologico di Alessandria dell’Arma dei Carabinieri.

Al centro del provvedimento e del conseguente procedimento giudiziario, i danni causati dall’azienda alla qualità dell’aria e dell’acqua del Tanaro, nel quale scarica l’impianto. Se questa è la situazione attuale degli impianti, rimane il problema dei fumi non autorizzati che fuoriescono da diverse parti dello stabilimento, causando a loro volta miasmi.

«Avevamo concesso all’azienda 180 giorni per mettersi in regola con interventi strutturali. Avrebbero dovuto scadere il prossimo 14 ottobre, ma è stata presentata la richiesta di far decorrere altri 180 giorni, anche per mettere in atto una serie di soluzioni: la richiesta è stata accolta e quindi valuteremo gli interventi ad aprile 2020», conclude Fantino.

Francesca Pinaffo

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