MONFORTE Dalla collaborazione tra lo chef Pasquale Laera e il maître Fabio Mirici Cappa nasce Borgo Sant’Anna, ristorante che punta alla riscoperta dei piatti della tradizione delle Langhe. Il logo sono sette cerchi che richiamano l’anello entro il quale è racchiusa la piccola borgata di Monforte, idealmente disposti a formare un grappolo. E sulle botti all’interno delle quali il nebbiolo pazientemente invecchia, gelosamente custodito nel segreto della cantina, una scritta balza all’occhio di chi legge: “Atto a divenire Barolo”. Il vino che riposa nel legno si sta preparando a trasformarsi nel re dei vini.
Borgo Sant’Anna è un antico complesso, dove un tempo la gente del posto veniva per cuocere le farine nel forno a legna. Quì, oggi, saperi tramandati e sapori contadini vengono rivisitati, mescolando stili e ingredienti fino a dar vita a qualcosa di inedito, ma familiare: la riscoperta dei piatti di una volta.
Pugliese di nascita e piemontese d’adozione Pasquale Laera, conclusi gli studi alberghieri, si iscrive alla Scuola internazionale di cucina italiana (Alma) di Gualtiero Marchesi, dove incontra Antonino Cannavacciuolo, di cui diventa presto sous-chef. Dopo esperienze in Giappone, a Copenaghen, in Messico e, in Italia, a Villa Crespi arriva al Boscareto resort di Serralunga, dove nel 2014 ottiene la prima stella Michelin.