Le cure in una società più anziana

Le cure in una società più anziana

RODELLO Per anni si è parlato di piramide demografica con tanti giovani alla base e pochi anziani in punta. Oggi la forma geometrica del grafico è cambiata, diventando più simile a un rombo: sono pochi i bambini che nascono, mentre la vita dura di più. Il nuovo grande protagonista della società e dell’assistenza è l’anziano.

Di questo si parlerà martedì 29 ottobre al convegno “Assistenza e cura tra memoria e futuro”, alla casa di riposo La residenza di Rodello. La giornata è organizzata da fondazione Banca d’Alba, diocesi di Alba (pastorale anziani e salute) e dalla Fondazione dei santi Lorenzo e Teobaldo nella sua prima uscita ufficiale.

Durante i lavori il vescovo di Alba Marco Brunetti illustrerà la costituzione della neonata fondazione: «Da inizio agosto il nuovo ente ha assunto la gestione della Residenza a Rodello e della casa di riposo di Cerretto Langhe La pineta», spiega. «Si tratta di un ente che ho voluto personalmente, per creare un soggetto che potesse aiutare la diocesi a gestire realtà sanitarie e socioassistenziali sul territorio, e attività nel campo della formazione di operatori sanitari», dettaglia il vescovo.

Le cure in una società più anziana 1

La fondazione è presieduta da don Valerio Pennasso, che dice: «La giornata nasce in occasione del cinquantenario della struttura di Rodello e di altre realizzate negli stessi anni sul territorio dai parroci e dalle parrocchie. Ora si tratta di porsi in un’ottica di continuità e, in prospettiva, di innovazione, per capire il futuro di Rodello ragionando in un’ottica di territorio e tessendo una rete di servizi incentrata sull’attenzione alle persone».

Si ricorda l’impegno sociale dei sacerdoti

Al convegno di Rodello  è in programma un confronto sulle prospettive assistenziali del territorio,  moderato dal giornalista Gian Mario Ricciardi. Parteciperanno don Valerio Pennasso, direttore della Residenza, Piero Reggio, con un intervento sul tema dell’impegno sociale dei sacerdoti, don Cesare Battaglino, con  una relazione sulla storia della struttura per anziani.

A tracciare la situazione dell’assistenza saranno Luca Servetto, medico della casa di cura di Rodello, Roberta Bianco, responsabile delle strutture per anziani La residenza e La pineta, ed Elisa Lioce, direttore sanitario del centro medico fisioterapico di Asti della cooperativa sociale Cento torri, ente gestore dei centri medici della Banca d’Alba.

La motivazione nel lavoro dei professionisti della salute

Nel pomeriggio di martedì 29 ottobre al convegno “Assistenza e cura tra memoria e futuro” alla Residenza di Rodello, si terrà un evento formativo rivolto ai professionisti sanitari, intitolato “Sei contento del tuo lavoro?”, i cui responsabili scientifici sono Luca Servetto e lo psichiatra Piero Prandi.

«Sono lieto di poter dare un contributo in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione di Rodello, anche come presidente dell’Associazione medici cattolici italiani che, tra Alba e Bra, conta ben 23 iscritti», commenta Prandi. «Quella di Rodello, del resto, è stata un’idea innovativa per gli anni ’60 nella nostra zona, ma la Chiesa cattolica è sempre stata attiva e all’avanguardia in questo settore: basti pensare al Mauriziano o al Cottolengo».

Come illustra lo psichiatra, il corso pomeridiano sarà incentrato sulla psicologia del lavoro e sulla motivazione dell’operatore sanitario e sociosanitario: «Viviamo in un’epoca molto critica, dovuta alla carenza di risorse umane ed economiche, e assistiamo a un cambiamento nella tipologia dei malati, che sono sempre più anziani, visto l’invecchiamento della popolazione».

L’anziano ha più bisogni: medici ma anche psicologici e sociali, quindi l’operatore si trova a dover fronteggiare quasi un’emergenza, e a essere sottoposto a sovraccarico, stress e saturazione. Il convegno sarà occasione per riflettere su come fare a dare continuità e a rigenerare la motivazione degli operatori in una fase critica come quella attuale.

La segreteria organizzativa del corso fa capo alla fondazione Banca d’Alba, che si può contattare telefonando al numero 0173- 65.93.32 o scrivendo all’indirizzo info@fondazione bancadalba.it.

a.r.

 

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