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L’Osservatorio: per l’Asti-Cuneo si torni all’idea di superstrada

Il Tavolo delle autonomie vigila sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo

IL CASO Si torna all’ipotesi di completare la A33 con un tratto di superstrada senza pedaggio, con un costo decisamente inferiore rispetto alle ipotesi previste dai ministri Graziano Delrio prima e Danilo Toninelli poi (350 milioni di euro): l’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero ha presentato, lunedì 21, una dettagliata proposta per arrivare all’ultimazione del collegamento tra Asti e Cuneo. Il documento sarà consegnato al sindaco di Alba Carlo Bo che mercoledì 23, dovrebbe far parte della delegazione che parteciperà all’incontro con i funzionari europei sull’Asti- Cuneo. Il compito di relazionare a Radio Alba, sede della conferenza stampa di presentazione, è stato affidato a Cesare Cuniberto, di Comuneroero: «Esprimiamo tutto il nostro disappunto per il grave ritardo nell’esecuzione del completamento autostradale, che genera ormai da decenni gravi disagi e danni alla popolazione e all’economia locali. Questo senza contare che a metà 2020 dovrebbe essere aperto l’ospedale di Verduno per il quale sono previsti 2,7 milioni di accessi andata/ritorno per anno».

Innumerevoli le richieste di chiarimento in merito all’iter da percorrere nel prossimo futuro, che si spera trovino soluzione presso l’Ue a partire da domani.

Autostrada Asti-Cuneo: il Cipe non decide
Il tracciato dell’autostrada Asti-Cuneo

Ma, nella matassa particolarmente intricata resta da capire, a parere dell’Osservatorio, quale sarà l’eventuale futuro della discarica prevista nel vecchio progetto con il tunnel nei pressi dell’ospedale di Verduno: «Se la galleria di Verduno non è più prevista e, di conseguenza, non essendoci materiale di risulta non è necessario realizzare la discarica in ipotesi, perché non si è tenuto conto del parere contrario espresso da Roddi?». Su questo tema il senatore Marco Perosino aveva già rassicurato, parlando con Gazzetta: «Senza tunnel salta anche l’ipotesi della discarica».

Cuniberto ha concluso: «L’Osservatorio promuoverà ogni possibile sforzo volto a costringere i responsabili politici e amministrativi a livello nazionale, regionale e locale ad assumere rapidamente le decisioni necessarie per il completamento dell’opera, secondo una progettazione e una esecuzione corrette, rispettose dell’ambiente e coerenti con le esigenze della popolazione residente».

Insomma, nel caos dell’A33 tornerebbe l’idea della superstrada, che permetterebbe un risparmio (il costo è stato ipotizzato in 20-30 milioni di euro, contro i 350 del collegamento autostradale) e non imporrebbe ulteriori ritardi, in quanto il progetto attuale pare certo vada in gran parte rivisto e ridisegnato. L’eventuale superstrada, inoltre, non necessiterebbe del parere dell’Unione europea.

Marcello Pasquero

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