Multa da record per una sala slot albese: 150 mila euro di ammenda

Le sette sorelle mettono i paletti alle slot machine

ALBA Una maxi-ammenda da 150mila euro e la sospensione temporanea delle attività per una sala slot di Alba: è il “risvolto” locale dell’attività di contrasto alla ludopatia nei centri della “Granda” resa pubblica dai vertici provinciali delle Fiamme Gialle. I titolari del locale dovranno versare nelle casse comunali l’importo stabilito e potranno riaprire i battenti soltanto quando avranno soddisfatto le condizioni poste dagli ispettori, fino ad allora le le famigerate “macchinette” rimarranno ferme. Due le infrazioni che hanno condotto alla multa e alla chiusura forzata, l’infrazione del divieto di collocare le slot nei pressi di obiettivi sensibili (scuole in prima battuta) e non aver rispettato le norme che impediscono l’oscuramento totale delle vetrate nelle sale da gioco (una pratica diffusa per impedire al giocatore di percepire con esattezza lo scorrere del tempo).

“E’ possibile, per  locali che esercitano dal periodo precedente l’entrata in vigore della normativa richiedere l’esercizio in deroga in attesa degli adeguamenti. Un passo che i gestori dell’attività non avevano compiuto, nonostante le irregolarità” spiegano dal comando provinciale del Nucleo di polizia economico-finanziaria in merito alla normativa entrata in fase attuativa da maggio. Tre le sale slot (due gestite da italiani, una da cinesi) cuneesi finite nel mirino della Guardia di Finanza, assieme all’attività albese per il mancato adeguamento; 300 mila euro l’ammontare complessivo delle sanzioni pecuniarie comminate fra Alba, Genola e Saluzzo e 150 slot machine “sigillate” in attesa degli interventi da parte dei titolari.

Davide Gallesio

Banner Gazzetta d'Alba