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Polemica tra l’ex assessore Gatto e l’amministrazione sulla bretella del Mogliasso

ALBA L’Amministrazione comunale mette mano al progetto di bretella di collegamento tra corso Canale (e quindi il ponte albertino) e viale Industria al Mogliasso. In attesa del terzo ponte, si tratta di un intervento interessante che punta a ridurre il traffico in uscita dalla città con una strada che partirà da corso Canale, transiterà accanto al campo nomadi Pinot Gallizio e si collegherà con la rotonda di viale Industria.

L’idea di realizzare una bretella era stata annunciata dal sindaco Maurizio Marello nel 2017 ed era rimasta in un cassetto per la spesa urgente di un milione di euro per il restauro dei due cavalcavia di corso Nebbiolo.

A inizio 2019 l’Amministrazione di centrosinistra aveva finanziato il primo lotto di interventi. A seguire l’iter di realizzazione dell’opera erano stati Marello, come assessore alla viabilità, e Alberto Gatto, allora assessore ai lavori pubblici. L’intervento risultava fin da subito particolarmente articolato, perché prevedeva la realizzazione di due ponti sul Riddone e di uno sullo scolmatore con un costo complessivo di quasi due milioni di euro.

GATTO ATTACCA

Alberto Gatto, consigliere di minoranza ed ex assessore ai lavori pubblici, commenta: «Con l’ennesima revisione progettuale attuata dalla Giunta Bo, i tempi diventano incerti per il futuro della bretella. Fu l’Amministrazione Marello a pensare questo tratto di strada e a inserirlo nel nuovo Piano regolatore. Il nuovo tratto viario è indispensabile per alleggerire il traffico in uscita dal centro cittadino. Questo intervento è alla portata delle casse comunali e potrebbe essere realizzato in tempi rapidi, consegnando così alla città, che resta in attesa del terzo ponte, un’opera necessaria. La nostra Giunta predispose il progetto generale da circa 1.730.000 euro e approvò un primo lotto stralcio di 373mila euro, che prevedeva la realizzazione della rotatoria e la messa in sicurezza dell’immissione in carreggiata su corso Canale».

Alba: «No a modifiche al progetto della nuova bretella del Mogliasso»
La nuova bretella collegherà corso Canale e viale Industria passando sullo scolmatore del Riddone

Gatto aggiunge: «Ora, la nuova Amministrazione, dopo oltre quattro mesi dall’insediamento, approva una variante tecnica, senza aumento di spesa, in cui toglie la realizzazione della rotatoria per problemi legati all’acquisizione di un’area privata necessaria per la costruzione di un muro di sostegno. Contestualmente procede con l’asfaltatura del manto stradale. Tutto questo lavoro si potrebbe rivelare inutile se non si proseguirà con il resto delle opere e la realizzazione della strada nella sua totalità. Siamo preoccupati perché dalla delibera approvata non si evince se l’Amministrazione è intenzionata a proseguire con questa opera. Da una Giunta che ha fatto della viabilità un suo cavallo di battaglia in campagna elettorale ci aspettavamo un altro passo per la realizzazione del primo lotto senza revisioni. Tutto questo comporta inevitabilmente una grave dilatazione dei tempi a discapito dei cittadini».

Il nuovo ipermercato aggiungerà un altro tratto

La bretella del Mogliasso assumerà un’ulteriore valenza se abbinata all’intervento previsto dalla realizzazione di un ipermercato di alta gamma da parte dell’imprenditrice Sandra Vezza, in luogo dello scheletro del multisala di corso Asti.

In base all’accordo firmato tra le parti, che ora andrà rinnovato, all’imprenditrice dovrebbe spettare l’onere di completare a proprie spese due tratti stradali di 120 e 70 metri, comprensivi di pista ciclabile. Con questo ulteriore intervento dovrebbe essere possibile collegare corso Canale fino alla zona del supermercato Self, senza dover passare dal Rondò e senza toccare corso Asti.

Però per la Giunta è tutto da rivedere

L’assessore comunale con delega ai lavori pubblici Massimo Reggio replica alle critiche di Alberto Gatto: «In extremis, a fine legislatura, la precedente Amministrazione aveva delineato una programmazione parziale per la bretella. Secondo noi, proseguire con tale soluzione non avrebbe portato alcun giovamento, ma anzi creato inconvenienti al traffico urbano, nonché grossi problemi alle attività presenti. Poiché è nostra convinta intenzione realizzare davvero quest’opera di collegamento, abbiamo deciso di rivedere completamente la programmazione generale. Siamo partiti verificando la possibilità dello spostamento dell’argine del fiume, condizione indispensabile per dare una corretta fruizione dell’intera area».

Reggio conclude: «Riteniamo che il percorso operativo da seguire sia esattamente l’opposto rispetto a quello iniziato dalla precedente Amministrazione: risolvere la parte finale di collegamento tra la strada che costeggia il campo no

madi e quella adiacente la sede di smistamento delle Poste e, in continuità, realizzare la rotonda di immissione da corso Canale. La precedente Amministrazione aveva già affidato l’appalto, pertanto abbiamo modificato le opere da realizzare: non ancora la rotonda, ma opere che recupereremo integralmente nella versione finale, onde evitare lo spreco di risorse pubbliche».

Marcello Pasquero

 

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