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Vezza: sui conti in rosso responso a dicembre

Vezza: sui conti in rosso responso a dicembre
Al centro: il sindaco Carla Bonino durante il Consiglio comunale.

VEZZA «Sapevamo che c’erano state alcune richieste di chiarimento, ma non avevamo dati certi: in qualità di sindaco sono venuta a conoscenza della situazione quando, il 5 agosto, la Corte dei conti ci ha inviato il documento. Non è stata una scoperta piacevole, certo, ma come amministratore la mia responsabilità è iniziata quando sono stata informata. I sindaci non sono responsabili del servizio finanziario». Il sindaco Carla Bonino ha aperto con questa dichiarazione, mercoledì scorso, la seconda “puntata” dei lavori consiliari in merito al documento inviato dalla Corte di conti di Torino che evidenzia irregolarità nella contabilità dell’ente. Il 12 agosto, nella prima seduta, l’Amministrazione aveva preso atto della circolare e dell’esistenza di un saldo negativo, il cui ammontare non è ancora stato precisato. A distanza di 60 giorni dall’assise straordinaria è nuovamente tempo di proclami e scontri fra la maggioranza e la minoranza guidata da Gian Piero Costa.

«Ci siamo subito attivati per una verifica in profondità del bilancio. Così è trascorso il nostro Ferragosto. Spetta a noi e a nessun altro trovare le risorse per ripianare il dissesto. Siamo convinti che ci riusciremo entro la fine del mandato, in tempo per tornare a chiedere ai cittadini il voto per il nostro gruppo. Nessuno ha rubato niente, i soldi sono stati spesi per erogare servizi alla cittadinanza», ha aggiunto il sindaco. A corroborare con i fatti la dichiarazione di intenti, c’è la votazione di una variazione al bilancio che sblocca 20mila euro per il piano di risanamento. I fatti certi, però, finiscono qui: l’ammontare esatto del passivo è ancora allo studio del revisore incaricato Roberto Monticone e le specifiche del piano di riduzione del passivo (la formula scelta è quella pluriennale), slittano a dicembre.

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I rappresentanti dell’opposizione consiliare di Vezza.

«Ci saremmo attesi indicazioni concrete sulle misure da adottare per il ripianamento alla luce dei vincoli previsti dalla procedure di rientro», ha esordito il consigliere Costa, portavoce della minoranza, che aggiunge: «Ci dicono che l’andamento negativo dei conti è frutto di un errore contabile. Noi riteniamo invece che sia frutto dell’incapacità di programmazione del sindaco, che tenta di chiamarsi fuori da una vicenda spinosa, visto che, non più tardi di un anno fa, il problema veniva considerato risolto e ci comunicavano che il Comune aveva 400mila euro sul conto. Già nel settembre 2013 avevamo sollevato dubbi sulla tenuta dei conti». La strategia dell’opposizione vezzese è quella dell’urto frontale, corredata da una nuova richiesta di dimissioni, rispedite al mittente dalla maggioranza.

«I risultati dell’analisi globale che il revisore sta svolgendo sono diversi dalle conclusioni rese pubbliche nella nota della Corte dei conti, che ha lavorato sui dati parziali che aveva a disposizione. Stiamo rideterminando al ribasso l’ammontare del disavanzo. Abbiamo 90 giorni per completare le verifiche e siamo ottimisti. Ringraziamo la Corte dei conti per averci informati e la cittadinanza che ci ha sostenuti», ha ribadito Bonino nel corso di un dibattito a muso duro, che ha trasceso i confini comunali per raggiungere la questione dell’uscita di Vezza dall’Unione collinare Roero, tartufo e Arneis, nel mese di giugno.

«Sembrerebbe emergere dalle voci in esame un credito piuttosto consistente verso l’Unione», ha ripreso Costa, sostenuto dal consigliere Enrico Grasso. «La quota ammonterebbe a quasi 110mila euro relativi a stipendi e, allo stesso tempo, lo stesso ente vanterebbe un credito di 200mila euro per spese di funzionamento. Nella relazione del 2018 il revisore Monticone sottolineava che i Comuni membri non stanno versando le quote per il funzionamento dell’organismo», scendono nel dettaglio i delegati dell’opposizione, affidando a un comunicato il loro pensiero. «Speriamo di sbagliarci ma, secondo noi, al quadro complessivo mancano ancora alcuni importanti tasselli», ha concluso Costa. L’appuntamento, per i responsi ufficiali, è rimandato al mese di dicembre.

Davide Gallesio

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