Anche le frazioni vogliono le telecamere e le pattuglie

Anche le frazioni vogliono le telecamere e le pattuglie

QUARTIERI  Le telecamere possono limitare il problema della sicurezza? Alcuni residenti del quartiere Mussotto le invocano come strumento necessario per la vigilanza, dopo aver fatto presente i tanti episodi di microcriminalità e vandalismo che bersagliano la zona e la richiesta, passando attraverso il comitato di quartiere, arriva all’Amministrazione comunale. Il vicesindaco Emanuele Bolla, a cui è affidata la delega per i quartieri, ne riconosce l’utilità, ma non crede nell’effetto “bacchetta magica”. Difficile, se non impossibile, monitorare ogni singola strada, ma serve una ragionata collocazione dei dispositivi video i cui filmati, aggiungono alcuni cittadini, «vanno poi effettivamente visionati».

Da tenere sotto controllo, nella frazione, non ci sono solo le zone franche, come la piazzetta della vecchia chiesa, ma anche vie come strada Bussoletta che è logora, sovraccarica di traffico e, come se non bastasse, eletta a discarica abusiva dai più incivili. Le parole dei mussottesi – intervenuti al recente incontro tra comitati della sinistra Tanaro albese e il vicesindaco – e quelle dello stesso presidente di comitato Mussotto, Giovanni Lano, chiedono maggiore attenzione per le periferie: «Tante risorse vengono stanziate per interventi sul centro storico», dice Lano, «e noi?».

Bolla prende appunti, promette di confrontarsi con gli uffici tecnici comunali e di avere risposte più precise per l’assemblea di quartiere in programma a inizio 2020.  Si lamenta anche la complicata convivenza con gli abitanti del campo nomadi e si chiede più vigilanza. «Sappiamo che il corpo dei Vigili è cronicamente sotto organico», prosegue Lano, «ma i pattugliamenti sono assolutamente insufficienti. In passato la figura del vigile di quartiere ha rappresentato un punto di riferimento per molti. Andrebbe ripristinata». Su questo punto Bolla ha proposto un incontro fra i quartieri e il comandante della Municipale Di Ciancia, in tempi brevi.

Alessio Degiorgis

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