Arrestati in quattro, facevano parte della banda che rubava escavatori

Arrestati in quattro, facevano parte della banda che rubava escavatori

Rubavano autocarri ed escavatori nei cantieri edili, quindi li istradavano verso due capannoni a San Donato Milanese e Vidigulfo (provincia di Pavia) dove un ricettatore provvedeva a piazzarli sul mercato. Le indagini, condotte dalla Polizia giudiziaria di Torino, coordinate dalla Procura di Asti, erano iniziate dopo la denuncia presentata da un imprenditore edile al quale, nel gennaio 2019, i ladri avevano sottratto un automezzo e due escavatori con un danno economico quantificato in 200mila euro.

 

I macchinari rubati erano stati rinvenuti dai Carabinieri di Tortona in un parcheggio a Pontecurone (Alessandria) e i dati dei controlli eseguiti dalla Polstrada di Alessandria avevano indirizzato i sospetti su tre uomini di origine romena fermati, durante un controllo, la notte precedente il furto. Questi gli elementi indiziari dai quali gli inquirenti hanno ricostruito un quadro ramificato, tradottosi nel deferimento da parte del Gip di Asti di 4 persone accusate di furto e ricettazione di veicoli.

Il meccanismo escogitato funzionava così: la manovalanza addetta ai furti, uomini di origini romene con basi logistiche nel milanese, messi a segno i colpi trasportava i mezzi rubati avendo cura di scortarli con un’auto-staffetta (la stessa fermata dalla Polstrada di Alessandria), via autostrada dal casello di Asti Ovest fino a un parcheggio a Pontecurone, provincia di Alessandria nei pressi dell’uscita di Castelnuovo Scrivia dove li lasciavano per recuperarli quando il ricettatore, un uomo di origini egiziane residente anch’egli nell’hinterland milanese, li aveva “piazzati”. Fra gli episodi contestati un furto di macchinari in un cantiere di Bergamo, sempre nel gennaio 2019 e un colpo messo a segno in un altro cantiere astigiano nel giugno 2018; 150mila euro il danno economico subito da quest’ultima ditta.

d.g.

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