Maxi evasione da 100 milioni di euro: tre arresti a Fossano

Maxi truffa da 100 milioni: tre indagati a Fossano

Tre arresti a Fossano nell’ambito di una maxi operazione che ha portato alla luce un’evasione da 100 milioni di euro

Risiedono a Fossano e hanno fra i 42 e i 54 anni i tre prestanome finiti ai domiciliari con l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta. Il provvedimento rientra nell’operazione “Nemesi”, che porta la firma dei comandi della Guardia di Finanza di Torino e Cuneo. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito un giro di fatturazioni e compensi inesistenti, prodotti ad arte per dimostrare, in sede di denuncia dei redditi, un credito fittizio da compensare. In questo modo è stata realizzata un’evasione ai danni dell’erario pari a 100 milioni di euro.

Tutto partiva da Torino, dove un ex commercialista e alcuni professionisti ancora in attività avevano arruolato un gruppo di figure intermedie (del quale facevano parte i tre fossanesi), cui intestare aziende rilevate. Il passo successivo consisteva nello “svuotamento” dei bilanci di tali aziende. Ciò avveniva attraverso un giro di transazioni che coinvolgeva realtà aventi sede in altre nazioni (tra cui Russia e Arabia Saudita).

Oltre ai tre prestanome di Fossano, i finanzieri hanno arrestato altre sei persone (due delle quali risiedono all’estero). Altre 22 sono state iscritte nel registro degli indagati. 20 milioni di euro il valore dei beni sequestrati. Nel “tesoretto” figurano appartamenti e stabili nelle centralissime via Roma e piazza Solferino a Torino, decine di orologi Rolex, auto di lusso (fra le quali una Bentley) e alcune società intestate a persone defunte.

Gli inquirenti hanno definito il gruppo come una sofisticata associazione a delinquere di carattere internazionale.

Davide Gallesio

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