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Allagamenti: come difendere Moretta e San Cassiano?

Allagamenti: come difendere Moretta e San Cassiano?
Un'immagine della riunione della prima commissione consiliare.

COMMISSIONE Capire i problemi per intervenire in modo puntuale: è questo l’obiettivo dello studio idraulico per l’area di San Cassiano e per quella della Moretta, entrambe colpite da allagamenti quando si verificano temporali di forte intensità. I risultati dello studio, avviato dalla giunta Marello e affidato al’ingegner Massimo Cirio, sono stati illustrati nella seduta della prima commissione. Ha spiegato Cirio: «Per quanto riguarda San Cassiano, ci siamo concentrati sulla zona che va da strada Ballerini al rio Verdero». Nell’area il problema principale è l’antropizzazione del territorio, che ha portato a una diminuzione delle aree agricole, con la chiusura dei fossati che portavano l’acqua verso il Tanaro. La soluzione, secondo il progettista, è chiara: «Servono nuove condotte, da far passare nelle aree non altamente urbanizzate, oltre a un argine alla base della collina. Oltre a ripristinare gli scarichi, servono anche zone di microlagunaggio per stoccare l’acqua in eccesso durante le bombe d’acqua».

Tra i punti più critici, l’area di strada Castelgherlone e strada Ballerini, la cui acqua confluisce in corso Barolo, fino ad arrivare in corso Europa, ma anche la zona del villaggio San Cassiano, i cui piani bassi sono spesso interessati da allagamenti.

Per quanto riguarda invece l’area di corso Cortemilia, il pericolo più grande riguarda la viabilità: quando la tubatura esistente non è in grado di smaltire l’acqua, questa invade le strade. La soluzione è già stata progettata: «Una nuova tubazione del diametro di poco meno di un metro dedicata unicamente allo scarico delle acque, che così andranno a confluire nel Cherasca». Per la prima parte della tubazione sono già stati stanziati 155mila euro con l’ultima variazione di bilancio. In questo momento la fase di gara verrà realizzata in tempi ravvicinati.

Per San Cassiano, invece, si sta lavorando sui progetti esecutivi, anche se saranno necessari ulteriori approfondimenti. In totale, per completare gli interventi previsti dallo studio serviranno all’incirca 2 milioni di euro. Una spesa importante che potrà essere ripartita tra i vari interventi e il cui risultato dipenderà anche dalla disponibilità dei privati a svolgere la corretta manutenzione nei loro appezzamenti di terreno, come hanno sottolineato alcuni commissari.

Un punto di vista condiviso dall’assessore ai lavori pubblici Massimo Reggio: «È vero che la manutenzione spetta a ciascun privato nel proprio terreno, ma è compito nostro sensibilizzarli alla cura del territorio, dando loro indicazioni precise: è questa una parte fondamentale del nostro lavoro futuro».

Francesca Pinaffo

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