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Elisa, ricercatrice in Gran Bretagna contro il diabete

Una passione per il mondo medico che è stata manifestata fin dall’infanzia

Elisa, ricercatrice in Gran Bretagna contro il diabete 2

BRA Elisa De Franco, braidese di origine, nasce la vigilia di Natale del 1986; trascorre gli anni dell’adolescenza nella propria città, iscrivendosi al liceo scientifico con indirizzo linguistico al Giolitti-Gandino. Frequenta poi l’Università di biotecnologie mediche di Torino e nel 2010 consegue la laurea magistrale: da questo momento, fil rouge dei suoi studi diviene la ricerca sul diabete, che la conduce all’Università di Exeter, prima per un dottorato, terminato nel 2014, e poi per alcune collaborazioni e borse di studio. 

La biotecnologa De Franco, braidese, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti e fondi

Numerosi inviti a conferenze, quarantuno pubblicazioni, una decina tra premi e borse di studio: i numeri spiegano forse nella maniera migliore la qualità dell’operato di Elisa De Franco che, nonostante la giovane età (32 anni), ha già all’attivo diversi progetti.

Dopo il conseguimento della laurea presso l’Università degli studi di Torino, la giovane biotecnologa braidese ha proseguito il proprio lavoro nell’ambito degli studi sul diabete presso l’ateneo di Exeter, città nella provincia inglese del Devon. Questa malattia interessa a livello mondiale circa una persona ogni undici, per cui è stata istituita una giornata dedicata alla sensibilizzazione, che è appena trascorsa (lo scorso 14 novembre).

Elisa, ricercatrice in Gran Bretagna contro il diabete 2Elisa ottiene un primo riconoscimento già durante il PhD nell’università britannica, quando i fondi europei del progetto Marie Curie initial training network le consentono di studiare i fattori di trascrizione per lo sviluppo del pancreas nella patogenesi del diabete neonatale, ovvero i geni coinvolti in un mancato sviluppo di quest’organo e che dunque sono all’origine della patologia.

In quest’occasione, ha ottenuto il premio Easd (European association for the study of diabetes)-Study Group for the genetics of diabetes travel. Gli studi sulla malattia sono poi proseguiti tra il 2015 e il 2016 grazie a una borsa di studio del Naomi Berrie diabetes center, e i risultati del suo lavoro, che ha riguardato l’individuazione di cause genetiche del diabete neonatale, sono poi stati pubblicati sull’American journal of genetics, tra le principali riviste specialistiche.

Un crescendo continuo che l’ha dunque portata, lo scorso anno, al conseguimento dell’Easd rising star award, uno dei premi più importanti per i giovani ricercatori, assegnatole per le sue scoperte nell’ambito della ricerca sul diabete. Arrivando a oggi, Elisa potrà proseguire i propri studi all’interno dell’università per i prossimi cinque anni grazie a una delle borse di studio Diabetes Uk Lawrence, ottenuta a partire dallo scorso settembre: oggetto di indagine saranno i geni coinvolti nella formazione del pancreas, in modo tale da replicare il processo in laboratorio e creare cellule produttrici di insulina, che potranno essere trapiantate in individui che soffrono di diabete di tipo 1.

Le altre sue passioni sono musica e teatro

Una ragazza seria, impegnata, e allo stesso tempo timida e riservata: così Elisa viene descritta dalla madre, Maria Pandolfi.

La passione per la medicina è un qualcosa che la giovane ricercatrice coltiva sin da piccola: «Elisa diceva di voler diventare medico», spiega la madre della giovane, «fin da quando era bambina; non so quale sia l’origine di questo amore per la medicina, che l’ha poi portata a intraprendere questo percorso».

Dopo aver superato tre test d’ingresso all’università – nelle facoltà di medicina, biologia e biotecnologie – Elisa opta per quest’ultima strada, preferendola a quella puramente medica.

Parlandone in famiglia, afferma infatti che vuole impegnarsi nella ricerca delle cure per le malattie, più che nella loro somministrazione ai pazienti.

Le altre sue grandi passioni sono la musica e il teatro: Elisa ha infatti preso lezioni di pianoforte per cinque anni, oltre ad aver partecipato a un progetto teatrale nel periodo in cui, giovanissima, ha frequentato il liceo.

Dennis Bellonio

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