Cambia la guida di Eataly, Nicola Farinetti, figlio trentacinquenne di Oscar diventa amministratore delegato con tutte le deleghe operative e Andrea Guerra lascia la gestione corrente, ma mantiene la presidenza. Il cambio di governance è stato approvato dal consiglio di amministrazione.
«Andrea Guerra ha dato un contributo decisivo per accelerare l’evoluzione della struttura organizzativa e ha favorito lo sviluppo dell’azienda, l’attuale focalizzazione geografica e la grande crescita professionale delle nostre persone», dice Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ringrazia Guerra «per l’enorme apporto manageriale e umano fornito in questi quasi cinque anni di intensa attività».
«Lascio la presidenza operativa con la consapevolezza che si è compiuto il percorso disegnato con il supporto degli azionisti per rafforzare la società nel mondo», dice Guerra.
Il cambio di governance avviene all’inizio di un 2020 in cui sono previste importanti aperture in America e a Londra. A febbraio Eataly illustrerà i risultati del 2019 che è stato un ulteriore anno di grande crescita globale della società. In attesa di conoscere il bilancio definitivo del 2019 i ricavi di Eataly sono stati di 620 milioni di euro e l’utile netto è previsto tra i 5 e i 10 milioni.
In un’intervista pubblicata sul Corriere della sera, Oscar Farinetti spiega che il figlio maggiore, Fransceso, si occuperà insieme al padre di Green pea, nuovo progetto imprenditoriale dedicato al vivere sostenibile che verrà lanciato in estate mentre il più giovane, Andrea, si occuperà di Fontanafredda e delle aziende agricole. Oscar conferma anche che non muta l’azionariato di Eataly detenuto per il 60 per cento circa dai Farinetti con partecipazioni del 20 percento ciascuno della famiglia Miroglio e della Tamburi investment partners.