Domenica a Canale trifolao e cani salutano la fine della stagione

Domenica a Canale trifolao e cani salutano la fine della stagione

CANALE È giunto alla decima edizione il raduno nazionale dei trifolao e dei cani da tartufo a Canale, ideato dall’enoteca regionale del Roero, evento con il quale si conclude la stagione del tartufo in Piemonte. «Un’edizione speciale, che celebra la fine di un’annata dall’andamento variabile. Quest’anno il mercato del tartufo è stato una montagna russa: ci sono state settimane ottime alternate a momenti più difficili. L’andamento climatico anomalo dell’autunno non ha aiutato. Facendo un bilancio, si può dire che non è stata un’annata pessima, ma di sicuro ci saremmo aspettati qualcosina di più», spiega Mauro Carbone, direttore del Centro nazionale studi del tartufo.

Domenica 19, dalle 10, oltre duecento trifolao con i loro cani sfileranno lungo via Roma. La cerimonia terminerà con la benedizione da parte del parroco don Eligio Mantovani e con la premiazione del cane più anziano, oltre all’assegnazione di altri riconoscimenti.  Per chi lo desidera, sarà possibile pranzare al ristorante Trifula bianca di Vezza al costo di 30 euro per ogni persona. Maggiori informazioni e prenotazioni si ricevono rivolgendosi all’enoteca (0173-97.82.28).

Anche in questa edizione del raduno nazionale dei trifolao verrà premiato dall’enoteca del Roero con l’ultimo tartufo dell’anno un giovane imprenditore che si è contraddistinto per aver valorizzato con la sua attività il territorio. Sarà Giampiero Cordero, figlio di Elide ed Enrico, storici proprietari del ristorante stellato Il centro di Priocca, a ricevere il riconoscimento. «Non si tratta di un premio gastronomico, ma turistico: Giampiero Cordero ha aperto da pochissimo a Priocca la nuova struttura ricettiva Dimora Cordero, hotel di charme caratterizzato da una proposta innovativa e di eccellenza», spiegano dall’enoteca.

Aggiunge Pier Paolo Guelfo, direttore dell’enoteca regionale: «Mentre l’anno scorso abbiamo puntato sull’industria, premiando la nuova generazione della ditta Gai di Ceresole, quest’anno abbiamo optato per il settore turistico, perché pensiamo che sia un motore fondamentale per il nostro territorio».

Elena Chiavero

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