Il documentario sul tartufo bianco d’Alba al Sundance festival di Park City negli Usa

Il documentario sul tartufo bianco d’Alba al Sundance festival di Park City negli Usa 1
Foto d'archivio delle riprese di The truffle hunters

ALBA Si svolgerà negli Stati Uniti, a Park City, il 26 gennaio durante il Sundance festival 2020 la premiere del documentario The truffle hunters (Cacciatori di tartufi) a cura dei registi Michael Dweck e Gregory Kershaw e la produzione di Luca Guadagnino, girato nelle Langhe e nel Monferrato grazie alla Film commission di Torino. Il docufilm è stato ammesso al festival nella sezione documentari dal mondo e traccia un bellissimo e poetico ritratto della figura dei cercatori di tartufo piemontesi. Dal 2017 al 2019, con il supporto del Centro nazionale studi tartufi, i registi sono stati seguiti nelle riprese, accolti e presentati al territorio come osservatori di un sistema particolare come il mondo del tartufo. Il documentario esplorerà la storia di una sottocultura radicata nella tradizione e minacciata da un mondo esterno in cambiamento.

Il documentario sul tartufo bianco d’Alba al Sundance festival di Park City negli Usa

Alla premiere sarà presente una delegazione piemontese composta dal governatore Alberto Cirio, dall’assessore alla montagna Fabio Carosso e dal direttore Atl Langhe Monferrato Roreo Mauro Carbone. Tutta piemontese la cena del post premiere al Susan Swartz studios; lo chef Fabio Fresia presenterà alcuni piatti piemontesi agli ospiti tra cui gli investitori che hanno creduto nel progetto.

Il documentario avrà una distribuzione di tutto rispetto; la prima negli Stati Uniti sarà seguita da un’altra in Europa. Dopo la partecipazione a diversi festival nel mondo verrà programmata l’uscita nelle sale nazionali e internazionali, a trasmissioni tv e sul digitale.

Spiegano i registi: «Attraverso la nostra esplorazione, abbiamo scoperto un luogo che pochi estranei hanno visto e costruito relazioni che ci permetteranno di portare il nostro pubblico in questa singolare enclave sociale avvolta nel segreto. Crediamo che supportando i tartufai (cacciatori di tartufi), proteggendo la loro terra e sostenendo la tradizione della cerca del tartufo, possiamo ottenere un impatto sull’ambiente locale e globale preservando, al tempo stesso, una cultura profondamente legata alla natura. La semplice bellezza della loro vita è diventata difficile da trovare in un mondo ormai definito dalla tecnologia, dai cambiamenti ambientali e dal commercio globale».

Banner Gazzetta d'Alba