Il punto nelle indagini sull’incidente stradale in cui perse la vita Romana Sacco

Incidente mortale ad Alba: la conducente del Suv indagata per omicidio stradale 1

ALBA «Il mio assistito potrebbe essere dimesso in questi giorni, non è più in prognosi riservata. L’ultima volta che l’ho visto era molto provato per la triste vicenda e l’intervento subito». Il legale torinese Giovanni Passero ha da poco depositato la nomina a difensore di Alberto Bianco, figlio di Romana Sacco, e l’ex marito della donna, che ha perso la vita nell’incidente automobilistico di corso Coppino lo scorso 3 gennaio. «I suoi ricordi non consentono una ricostruzione della vicenda della quale non vuole parlare. Penalmente attenderemo l’esito delle indagini affidate al dottor Fiz che ho contattato ma la nostra azione sarà animata unicamente da spirito di giustizia non è nelle corde delle famiglie Bianco e Sacco altro tipo di comportamento» spiega il legale. «Il nostro pensiero ora è alle condizioni di salute di Alberto che speriamo possa rimettersi non solo fisicamente ma anche psicologicamente».

Gli accertamenti, affidati alla Polizia municipale di Alba, sono in fase di ultimazione dopo l’apertura di un procedimento per omicidio stradale a carico dell’investitrice. Alla donna, 83 anni residente in un comune dell’albese è stata sospesa la patente; disposizione che si aggiunge al sequestro dell’autovettura assieme a quelle coinvolte nel sinistro.

«Prenderò contatto con il procuratore per consegnare gli esiti della nostra attività» il commento del comandante dei “civich” Antonio Di Ciancia. «In questi giorni abbiamo sentito altre due persone che si sono qualificate come testimoni dell’incidente (in totale 6 persone sono state ascoltate negli uffici della polizia locale) e acquisito il filmato di una videocamera a circa 500 metri dal luogo dell’impatto del quale non ci sono filmati più ravvicinati. La dinamica è piuttosto chiara, non è così per la causa: i veicoli rimangono a disposizione dei periti».

Di perizia parla il legale albese Roberto Ponzio nominato dalla famiglia Sacco, fratello e sorelle della vittima. «Richiederemo una perizia cinematica, le modalità dell’incidente sono sconcertanti. L’urto in pieno centro in un orario di traffico intenso, le modalità della guida dell’investitrice suscitano inquietudine se si pensa alla combinazione fra alto potenziale della vettura ed età avanzata della conducente». Il Suv infatti, prima di centrare in pieno l’utilitaria in sosta a lato strada, a bordo della quale si trovavano Romana Sacco e il figlio Alberto Bianco, ha speronato due auto nei pressi dell’incrocio con via Alfieri.

Davide Gallesio     

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