In pensione l’oculista Alberti dopo quindicimila interventi

MEDICINA Braidese, figlio di un critico d’arte, Alberto Alberti – negli ultimi 20 anni primario della divisione di oculistica del San Lazzaro di Alba – è andato in pensione a inizio anno, dopo 40 anni di lavoro ospedaliero.

Diplomato presso l’Institute of ophtalmology di Londra, diretto dal professor Johnson, ha conseguito specializzazioni nei più prestigiosi istituti europei, come Parigi e Roma, nel settore della laserterapia e diagnostica oculare per immagini.

In pensione l’oculista Alberti dopo quindicimila interventi

Da primario si è dedicato con passione alla chirurgia oculare, eseguendo oltre 15mila interventi. A dargli il più appagante degli attestati, è stato però un paziente langarolo, che il dottor Alberti aveva operato di cataratta. «Ci vedo di nuovo! Lei è come Nussiur che ridà la vista ai borgn!». A questo paragone ardito ma sincero, il medico ha ribattuto ringraziando il paziente in dialetto piemontese, usato nonostante il non perfetto accento.

Il primario ha sempre posto una grande attenzione alle innovazioni della specialità, visto che la branca dell’oculistica è una di quelle che più si sono avvantaggiate dei progressi dell’alta tecnologia degli ultimi anni: la divisione oculistica da lui diretta è sempre stata un reparto avanzato, per metodiche e attrezzature in dotazione. Oggi offre una diagnostica e terapie aggiornatissime per la maculopatia e la chirurgia della cataratta.

«Alba ha sempre ricercato l’eccellenza in campo oculistico», commenta Alberti. «Nel corso del 2019 il servizio per le maculopatie è stato completato con l’acquisizione di un rivoluzionario scanner laser ad altissima velocità per l’imaging retinico, e di un laser di nuova concezione per la terapia retinica a impulsi cosiddetti “subliminali”». E conclude: «Ringrazio di cuore l’amministrazione dell’Asl Cn2 per avermi sostenuto in questi anni e tutto il personale dell’Oculistica, che ha collaborato con me in modo sempre ineccepibile: in particolare voglio rivolgere un plauso ai miei giovani collaboratori oculisti che promettono di elevare ancora il livello della divisione oculistica albese».

Valter Manzone

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