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Incidente mortale ad Alba: la conducente del Suv indagata per omicidio stradale

Incidente mortale ad Alba: la conducente del Suv indagata per omicidio stradale 1

Ha suscitato profondo sgomento ad Alba la notizia del grave incidente mortale nel quale ha perso la vita Romana Sacco, 64enne molto conosciuta in città. Resta al vaglio della Polizia municipale di Alba la dinamica del sinistro, nel quale anche il figlio di Romana, giovane trentenne che sedeva sul lato del passeggero, ha riportato serie lesioni: operato stanotte, il giovane resta in prognosi riservata. L’esame necroscopico ha determinato le cause del decesso di Romana Sacco e il magistrato ha autorizzato le esequie, che si svolgeranno martedì 7 gennaio, alle 14.30,  ad Alba, nella chiesa di San Giovanni, dove lunedì 6 gennaio, alle 20.30, verrà recitato il rosario.

Incidente mortale ad Alba: la conducente del Suv indagata per omicidio stradale
Romana Sacco

Dai primi rilievi è emerso che l’utilitaria a bordo della quale si trovavano la donna e il figlio era in sosta a bordo strada, quando è stata investita da un Suv guidato da una donna proveniente da piazza Monsignor Grassi che non avrebbe descritto correttamente la curva presente in quel tratto di corso Coppino, colpendo la fiancata dell’utilitaria e schiacciandola contro il muro del civico 14, nei pressi dell’incrocio con via Alfieri, in direzione Piazza San Paolo. Si valuta anche la pista dell’incidente meccanico, in quanto pare che il Suv abbia subito un’improvvisa accelerazione prima di impattare contro l’utilitaria. «La donna che ha investito l’utilitaria è indagata per omicidio stradale. I primi controlli sul suo stato psico-fisico non hanno evidenziato la presenza di alcol ma attendiamo il responso definitivo. Era in stato confusionale», spiegano gli agenti della Polizia locale. Stamattina, sabato 4 gennaio, negli uffici dei civich, verrà ascoltato un testimone oculare.

Romana Sacco aveva 64 anni. Il padre Renato aveva a lungo esercitato la professione di notaio nello studio di via Cavour, motivo per cui la famiglia, numerosa, era molto conosciuta nell’Albese. La donna era volontaria al Cottolengo e, negli Anni ‘80, aveva lavorato presso gli studi albesi di Piergiorgio Verri e Bruno Sola, esperienza che si somma al periodo da dipendente in Miroglio. In pensione da qualche anno, era dedita alla cura dei suoi familiari e attiva in campo sociale: lascia, oltre al figlio, le sorelle Maritilde, Raimonda e Renata. Il fratello Umberto è un noto avvocato albese sposato con la dottoressa Margherita Verney, parte dello staff medico dell’ospedale San Lazzaro di Alba.

Davide Gallesio

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