L’orchestra sinfonica di Asti lascia il capoluogo e si trasferisce a Tigliole!

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ASTI L’orchestra sinfonica divorzia da Asti. Lo spirito che ha portato nel 2004 alla nascita della formazione, fondata dal maestro Silvano Pasini, era da ricercarsi nella volontà di dotare la città e la provincia di un organismo stabile che potesse consentire agli appassionati di accedere a una regolare proposta concertistica, in una realtà per troppi anni arida di eventi, valorizzando artisti affermati e giovani di talento. L’attività dell’orchestra si è sviluppata al di fuori del territorio regionale, oltrepassando anche i confini nazionali, con tournée in Francia, Spagna, Germania, Ungheria e Bielorussia.

«Vogliamo cancellare Asti dalla nostra storia»: il presidente Enrico Bellati accusa il potere politico ed economico della città di non aver né sostenuto né valorizzato il progetto. «Abbiamo deciso di andarcene a Tigliole, dove il sindaco è stato disponibile ad accoglierci negli ex locali della Protezione civile. La situazione è peggiorata, dal momento che è stata programmata la stagione teatrale dell’Alfieri e non ci hanno neanche chiesto se volessimo organizzare qualcosa con loro. Con l’assessore Imerito e il sindaco Rasero non abbiamo nessun contatto. Adesso basta. Ha vinto chi non ci vuole: facciamo i bagagli e andiamo via», prosegue Bellati.

«Sono seriamente dispiaciuto di questa decisione e spero che ci sia modo di rimediare», è il commento del vicesindaco Marcello Coppo, il cui sostegno è stato molto apprezzato dai vertici dell’orchestra. Per il sindaco Maurizio Rasero la notizia arriva all’improvviso: «Non sapevo di questi problemi e, se mi avessero telefonato, forse sarebbe stato meglio che apprenderlo dai giornali. Li avrei ricevuti come ho sempre fatto con tutti. Comunque, mi pare che abbiano già inaugurato la nuova sede: quindi, arrivederci».

Paolo Cavaglià

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