Sulle nomine all’Apro arriva un attacco deciso a Gionni Marengo

Per Apro il centrodestra ha scelto Gionni Marengo come presidente 1

ALBA Continua a far discutere la nomina dell’avvocato Gionni Marengo a presidente di Apro. Mercoledì 18 dicembre si è tenuta l’assemblea dei soci in cui è stato presentato il bilancio 2018- 2019 che chiude, in crescita, a 7,2 milioni di euro e certifica la bontà dell’opera dell’amministrazione Giovanni Bosticco.
L’assemblea ha inoltre nominato i vertici del consiglio di amministrazione che resterà in carica per i prossimi tre anni con Gionni Marengo nuovo presidente, indicato dal Comune di Alba, e Sebastiano Contegiacomo, Francesca Sartore, Matteo Rossi Sebaste e Felice Cerruti nel ruolo di consiglieri.

L’assemblea si è svolta in un clima sereno con il passaggio di consegne tra Bosticco e Marengo. La bufera si è scatenata il giorno seguente, giovedì 19 dicembre, nell’ultimo Consiglio comunale del 2019. Il consigliere di opposizione Olindo Cervella ha criticato pesantemente la nomina di Gionni Marengo a presidente dell’Apro, usando termini molto duri che potrebbero avere strascichi giudiziari.

Cervella ha attaccato: «Riteniamo la designazione di Gionni Marengo non opportuna. Nel periodo in cui era presidente all’Ottolenghi si sono registrate assunzioni forzate e l’invenzione di mansioni fantasiose, scomparse alla fine del suo mandato. Ci fu anche una consulenza data dal suo studio per decine di migliaia di euro, in 22 anni di amministrazione dell’Ottolenghi, mai nessuno aveva percepito soldi. Quella di Gionni Marengo è una candidatura divisiva e inopportuna per motivi etici e deontologici».
Cervella ha ricordato il periodo in cui Apro sfiorò il fallimento per la cattiva gestione del 2006-2007, finita con rinvio a giudizio per truffa aggravata: «Di fronte a questo scempio amministrativo ricordo le lacrime di don Gianolio nel 2009. Dopo oltre 10 anni di lavoro siamo riusciti a risanare Apro e a dare un futuro a questa scuola, ma c’è ancora parte di quel personale che ha conosciuto lo scempio amministrativo. Arriverà mica la volpe alla guardia del pollaio?»
Cervella ha affondato: «Apro merita una designazione ineccepibile, quella di Marengo è una nomina che non condividiamo e chi lo ha designato si assumerà le responsabilità».
Visibilmente toccato dalle parole di Cervella, il consigliere eletto nel centrodestra ha replicato alle accuse senza esacerbare i toni, raccontando la situazione incontrata a fine 2005 quando è diventato presidente dell’Ottolenghi, confrontandola con quella lasciata nel 2009 al successore.

Per Apro il centrodestra ha scelto Gionni Marengo come presidente
Marengo ha replicato: «Mai avevo assistito in Consiglio comunale a un attacco personale di questa portata. Si tratta di illazioni perché tutte le decisioni sono state prese con l’approvazione del consiglio direttivo e mai sono stato coinvolto in indagini o è stato criticato il mio modo di operare. Alla mia presidenza ne è seguita un’altra nominata dal centrosinistra nel 2009 e mai in questi 10 anni sono state mosse critiche. Sono entrato come presidente all’Ottolenghi nel 2005 dovendo affrontare quattro gravi problematiche che potevano pregiudicare per sempre il futuro della struttura. Mi sono messo al lavoro da subito e con i membri del direttivo di allora abbiamo riavviato i lavori e riattivato la struttura, in due anni. Trovai l’Ottolenghi in una certa situazione e la lasciai in un’altra ben migliore». Marengo ha concluso: «Garantisco che sarà fatto tutto nel migliore dei modi possibili e continuerò a spendermi per il bene della mia città come ho sempre fatto».

Il sindaco Carlo Bo ha aggiunto: «Sono perfettamente consapevole della bontà della scelta fatta nominando Gionni Marengo, persona onesta e per bene, mai sfiorato da questioni di carattere legale. Ritengo gli attacchi mossi a Marengo eccessivi e immotivati. Nell’assemblea Apro ho chiesto se ci fossero obiezioni alla nomina di Gionni Marengo e nessuno ha avanzato perplessità o dubbi».

Marcello Pasquero

Banner Gazzetta d'Alba