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Anteprima: ecco come saranno strutturati i dieci piani dell’ospedale di Verduno

Cirio: «Apriremo il nuovo ospedale nel primo semestre del 2020 e chiederemo scusa ai cittadini»

Appoggiato alla collina, il grande complesso ospedaliero a servizio di Alba e Bra avrà servizi di prim’ordine, mille parcheggi, giardino e aree verdi

Entro giugno 2020 aprirà l’ospedale di Alba- Bra a Verduno. Ancora poche persone sanno che cosa si troveranno di fronte con esattezza una volta entrati nel mastodontico edificio. Con l’aiuto del direttore generale dell’Asl Cn2 di Alba-Bra Massimo Veglio siamo in grado d’illustrare in modo dettagliato la composizione dei diversi piani del nosocomio.

Veglio conferma un auspicio: «Tutte le sale operatorie saranno certificate Iso 5, con un’aria purissima, priva del rischio d’infezioni, la sala ibrida sarà certificata Iso 7, il massimo grado per un ambiente ospedaliero».

Innanzitutto, c’è da sottolineare la nuova numerazione dei piani. Per anni si è pensato che il piano terreno potesse essere indicato per il pronto soccorso, con cinque piani sotto e cinque piani sopra. Poi, si è optato per una strutturazione dal basso, con i parcheggi al piano –1, al piano terreno la psichiatria, per arrivare fino al nono piano con le degenze. La novità dell’ultimissima ora è la scelta di spostare a Verduno anche la direzione generale, al momento in via Vida.

I dieci piani del mastodonte

  • Il piano -1 sarà quindi adibito a parcheggi – nel complesso, oltre un migliaio – e qui si troveranno anche le aree comuni, il giardino e le altre aree verdi.
  • Il piano terreno ospiterà la psichiatria e avrà un accesso diretto alle aree esterne.
  • Al primo piano troverà posto il reparto di riabilitazione e per il recupero funzionale, oltre alla direzione generale. Nella manica est si troveranno le camere mortuarie e l’obitorio.
  • Il secondo piano sarà dedicato alla radioterapia, alle cure oncologiche e all’hospice, che avrà anch’esso accesso diretto all’esterno: qui si troveranno, inoltre, la mensa e le cucine.
  • Il terzo piano sarà destinato a nefrologia, dialisi e alla degenza, con alcuni posti cosiddetti Cavs (Continuità assistenziale a valenza sanitaria). Una parte sarà dedicata al day hospital, ma si troveranno anche il sistema informatico e alcuni ambulatori multispecialistici.
  • Al quarto piano – dove si troverà l’accesso generale – ci saranno zone di ricovero, la sterilizzazione, la farmacia, laboratori e radiologia, ma anche la formazione: un anfiteatro da quasi 200 posti, aule e un eventuale master, da attivare in futuro. Sarà uno dei piani più articolati, dove si sistemeranno anche chirurgia generale, anatomia patologica, ortopedia e traumatologia, l’antenna trasfusionale, oculistica e un’area per il culto.
  • Il quinto piano sarà il più ampio e il più importante dell’intera struttura: avrà accesso diretto a monte per le ambulanze, ospiterà il pronto soccorso, le sale operatorie, il blocco dedicato ai parti, la radiologia e più in generale tutta l’area delle emergenze. Ancora: troveranno posto anestesia, il day surgery, la sala ibrida oltre a urologia, otorino, rianimazione, terapia antalgica e a una zona per i detenuti in cura.
  • Il sesto piano sarà tecnico e dedicato agli impianti elettrici e termici: vi sarà ricavato l’ingresso al reparto maternità, indipendente dal resto degli accessi.
  • I piani settimo, ottavo e nono saranno destinati alle degenze, con 300 camere per 350 posti letto, con un’area per pediatria e stanze attrezzate con arredi ultramoderni, acquistati dalla fondazione Nuovo ospedale.
  • Inoltre, al settimo piano troveranno spazio ambulatori, psicologia e il pronto soccorso pediatrico, ma anche ginecologia, il nido, neonatologia e ostetricia.
  • All’ottavo piano si troveranno i reparti di neurologia, endoscopia digestiva, medicina generale e un’area polifunzionale.
  • Al nono e ultimo piano saranno collocati l’emodinamica, l’unità di terapia intensiva cardiologica e cardiologia.

Marcello Pasquero

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