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Coronavirus: rinviata la corsa podistica di domani tra Nizza e Canelli

NIZZA MONFERRATO La quarta edizione della Monferrun, la gara podisticia che si sarebbe dovuta svolgere tra Nizza e Canelli è stata annullata «per motivi di sicurezza sanitaria». Lo conferma il sindaco di Nizza Monferrato, Simone Nosenzo. «La manifestazione – si legge in una locandina pubblicata dalla pagina Facebook della manifestazione – che si sarebbe dovuta disputarsi domani, è stata rinviata per precauzioni sanitarie, prese sotto consiglio della Prefettura e dell’Asl. Nei prossimi giorni verrà indicata la nuova data». I timori sanitari sono legati al fatto che alla corsa potrebbero essere presenti atleti che hanno partecipato alla maratona alla quale prese parte il soggetto infettato in Lombardia.

Il comunicato dei sindaci

I sindaci dei Comuni di Canelli, Nizza Monferrato, Calamandrana e San Marzano Oliveto hanno diffuso un comunicato congiunto riguardo il rinvio della Monferrun. Ecco il testo:

«Il 23 febbraio è in programma la gara podistica denominata monferrun; dai noti fatti di cronaca si è appreso, nella giornata di ieri, che un atleta che aveva partecipato alla Mezza maratona delle due perle ha contratto il coronavirus e che alcuni atleti che hanno partecipato alla predetta mezza maratona sono iscritti alla Monferrun. Nella giornata odierna, sabato 22 febbraio, gli amministratori comunali hanno comunicato alla Prefettura di Asti e alle competenti autorità sanitarie tali fatti e la Prefettura rilevava che per motivi precauzionali potesse essere giustificato il rinvio della gara ad altra data.
Tutto ciò premesso i sindaci, letta la comunicazione della Prefettura di Asti, ritengono al fine di salvaguardare e tutelare la salute pubblica di emettere ordinanza contingente e urgente di divieto di svolgimento della Monferrun in data 23 febbraio ed eventuale rinvio a data da destinarsi. Pur comprendendo il disagio provocato alla società organizzatrice l’Asd Brancaleone Asti e agli atleti iscritti, alcuni dei quali provenienti da fuori regione, siamo certi che la scelta adottata dai Sindaci possa essere compresa dagli atleti e dai cittadini nell’ottica di salvaguardia della salute pubblica argomento di evidente ed indiscutibile interesse collettivo».

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