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Il bilancio della cantina Terre del Barolo

Il bilancio della cantina Terre del Barolo
Sono in corso i lavori per la nuova cantina.

CASTIGLIONE FALLETTO  L’assemblea dei soci di Terre del Barolo il 12 gennaio ha approvato il bilancio 2019: i numeri indicano un fatturato di 15,7 milioni, con un utile netto di 560mila euro: un risultato che spicca, considerate le tensioni sui mercati legate all’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, al rallentamento economico della Germania, ai paventati dazi dell’Amministrazione Trump.

La prospettiva è sulla nuova cantina, che la cooperativa di trecento viticoltori ha iniziato a costruire due anni fa: nuovi locali di accoglienza, bottaia, magazzini – un progetto da nove milioni – sono al 70 per cento del completamento. La tabella di marcia punta all’inaugurazione per la festa dei soci di settembre. La nuova bottaia però sarà operativa tra qualche settimana con i suoi quattromila metri quadrati in un corpo unico: sarà il luogo d’invecchiamento per il Barolo proveniente dagli undici paesi della denominazione, peculiarità unica della cantina fondata da Arnaldo Rivera l’8 dicembre 1958. La bottaia sarà capace di contenere 20mila ettolitri di vino, oltre a un milione di bottiglie.

Nell’ultima vendemmia la cantina guidata da Paolo Boffa ha vinificato in totale uve Nebbiolo provenienti da dieci menzioni geografiche di Barolo, con le nuove entrate Cannubi e Villero che si sono affiancate a Bussia, Castello, Monvigliero, Ravera, Rocche dell’Annunziata, Rocche di Castiglione, Vignarionda, Boiolo e Castello. L’intento è di ampliare ulteriormente la produzione relativa alle menzioni geografiche di Nebbiolo da Barolo. Il Nebbiolo è stato vinificato nella versione Rosato con la denominazione Langhe, che permette di gustare un vino più fresco e con una tannicità molto più moderata. «È un genere di prodotto molto apprezzato dal mercato, italiano e soprattutto estero», spiega il direttore di Terre del Barolo Stefano Pesci. Investimenti importanti hanno riguardato anche un altro vino di successo, l’Alta Langa. In cantina, oltre alle certificazioni di produzione, si arriverà a lavorare a «impatto ambientale zero», grazie agli impianti installati nella nuova costruzione che utilizzeranno fonti rinnovabili.

Paolo Boffa, a margine dell’assemblea dei soci ha detto: «Il nostro impegno è di voler fare sempre meglio, partendo dai vigneti, passando per la cantina per arrivare ai clienti e agli estimatori dei vini di Langa, seguendo le tre direttrici di qualità, sostenibilità e accoglienza».

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