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Lotta alla cimice asiatica: Alba condivide il piano di Coldiretti

È difficile eliminare la cimice asiatica

ALBA Il Comune di Alba ha deciso di condividere il Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica predisposto dalla Coldiretti nazionale. Gli insetti e i patogeni alieni in Italia stanno minando la produzione nazionale, distruggendo il potenziale produttivo del Paese con conseguenze economiche, occupazionali e sociali che configurano una calamità naturale. L’allarme lanciato dalla Coldiretti sottolinea la particolare gravità per la massiccia diffusione della cimice asiatica (Halyomorpha halys), capace di svilupparsi su oltre 300 specie coltivate e spontanee, e stima danni in Piemonte pari a 180 milioni di euro.

Commenta il sindaco Carlo Bo: «La Giunta comunale ha aderito al piano Coldiretti considerando la gravità degli effetti pregiudizievoli derivanti dalla cimice asiatica, non solo per le imprese agricole e per le colture come i noccioleti e di frutteti, ma anche per la cittadinanza, atteso che il parassita sverna rifugiandosi nei fabbricati presenti sia in campagna che nelle aree urbane».

Tra le azioni proposte il piano prevede la creazione di tavoli di confronto tra i ministeri competenti e le regioni coinvolte; l’apertura di un confronto in sede europea per il recupero delle ingenti risorse necessarie all’indennizzo delle imprese colpite; la definizione degli interventi più efficaci per la lotta alla cimice, come l’utilizzo di metodi fisici per la limitazione della presenza del fitofago sulle colture in atto (reti anti-insetto, serre), metodi agronomici (trappole con ferormoni per catture di massa) e l’individuazione dei principi attivi maggiormente efficaci; iniziative di sensibilizzazione della popolazione per il contrasto alla diffusione e allo svernamento della cimice e la verifica dei prodotti ortofrutticoli di importazione, onde evitare che siano importati prodotti difesi attraverso l’impiego di antiparassitari vietati in Italia.

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