Pista ciclabile sulla ferrovia Bra-Ceva, la Regione finanzia lo studio di fattibilità per aggiungere il tratto Cherasco-Pollenzo

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DOGLIANI La pista ciclabile Bra-Ceva punta ad allargarsi includendo un nuovo segmento importante, il tratto Cherasco Pollenzo, che si unirà con l’Albese e da qui ampliarsi ad Asti e su fino alla Svizzera. Dalla Regione Piemonte è arrivata una notizia attesa per l’opera compensativa che il territorio del Calso (Comuni dell’acquedotto Langhe Sud occidentali), insieme ad altri Comuni, aspettano da più di 20 anni.

Nella mattinata di mercoledì 19 febbraio i sindaci che avevano sottoscritto il precedente protocollo d’intesa per la realizzazione del corridoio ciclabile che sorgerà sulle ceneri della ferrovia che prima dell’alluvione collegava Ceva a Bra, hanno incontrato nella sede di Dogliani del Calso l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi. Marco Botto, presidente del Calso conferma: «Abbiamo invitato l’assessore e con lui i rappresentanti della Provincia di Cuneo per fare il punto su un’opera importante per tutto il Sud Piemonte. Dall’Assessore, che ringraziamo per la disponibilità, è giunta la disponibilità verso un nuovo impegno da parte della Regione per finanziare lo studio di fattibilità del tratto tra Cherasco e Pollenzo».

Pista ciclabile sulla ferrovia Bra-Ceva, la Regione finanzia lo studio di fattibilità per aggiungere il tratto Cherasco-Pollenzo

Lo studio sulla tratta principale, che collega Bra con Ceva, è già stato realizzato anni fa. Il presidente Botto aggiunge: «La disponibilità della Regione a finanziare il nuovo studio significa l’ampliamento del progetto rispetto a quello originario, insieme all’apertura della nostra futura pista ciclabile alla grande ciclovia del Mediterraneo che, secondo le intenzioni dell’Europa e degli accordi tra Italia e Svizzera, collegherà da Nord a Sud le Alpi con il mare, passando dalla Val Tanaro e arrivando fino a Imperia».

 

Sempre secondo il presidente del Calso e i 40 sindaci che a suo tempo avevano siglato l’accordo di programma per la Bra-Ceva, il vertice appena concluso segna un passo avanti sulla strada della realizzazione dell’opera anche se l’invito che giunge dall’incontro resta un altro. «Ci auguriamo che dopo anni di silenzio, finalmente si trasformi in una volontà condivisa da tutti la necessità di completare un grande polmone verde nel cuore delle Langhe e del patrimonio Unesco. A questo vertice-concludono i presenti alla riunione- seguiranno ora altri tavoli, sia con i sindaci che con i rappresentanti regionali che ci auguriamo sostengano finalmente l’intervento della Bra-Ceva fino alla sua completa realizzazione».

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