Sacro e viaggio, Rodello arte è luogo di idee

MUSEO DIOCESANO RODELLO Il sacro e il viaggio: Rodello arte riprende il tema scelto nel 2019 per l’incontro tra il paese e l’arte contemporanea, rappresentata da dieci artisti – nove donne – scelti dalla fondazione Museo diocesano (Mudi) con Colline e culture, la Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo e il Comune. Il legame risale agli anni Sessanta, tempo di Concilio, al messaggio di Paolo VI agli artisti per rinnovare l’«alleanza» con la Chiesa, fonte di tanta parte del patrimonio culturale italiano. Don Mario Battaglino, parroco e fondatore della Residenza, diede un esempio invitando prima giovani artisti a Rodello – una sorta di quella che oggi è chiamata call – e poi, con il fratello don Cesare, dando vita al sodalizio con Dedalo Montali.

Sacro e viaggio, Rodello arte è luogo di idee
Gli artisti partecipanti a Rodello arte fotografati con il sindaco Franco Aledda

Sviluppando la via tracciata allora, Rodello arte è dedicato alla riflessione sul concetto di arte sacra, sulla sua produzione e sul rapporto tra artisti e committenza. I temi ispiratori variano a cadenza biennale: nel 2017-2018 fu “Il sacro e la terra”.

Il progetto è incentrato su due giornate di formazione, quest’anno sabato e domenica scorsi, con incontri con formatori e un approccio che segue più discipline. Gli artisti sono Roberta Astegiano, Chiara Crescioli, Nadia Larosa, Sabrina Barrera, Margherita Caliendo, Edi Sanna, Mara Raya, Enrico Prelato e Francesca Semeraro, che si confronteranno con monsignor Liborio Palmeri, trapanese, direttore della Diart, fondatore dell’associazione Pasqua 2000, direttore della biblioteca e dell’Ufficio diocesano per la cultura della città siciliana, ormai una presenza fissa di Rodello arte.

Il ruolo di tutore e animatore dei laboratori per gli artisti è coperto da Roberto Canu, psicologo del lavoro e delle organizzazioni, gestore di progetti dedicati a conservazione e promozione del patrimonio culturale.

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Silvia Gallarato, direttrice del Mudi

Il discorso del viaggio, in particolare sarà sviluppato dalla francescana suor Serena Munari. Alla due giorni di febbraio segue per gli artisti l’elaborazione di un’opera a tema, che sarà presentata a Rodello a maggio, in occasione della Festa del Dolcetto; il Museo diocesano curerà anche la realizzazione di un catalogo. Secondo la direttrice del Mudi Silvia Gallarato, durante Rodello arte si va «oltre la formazione, con momenti di interazione e condivisione di esperienze. Al quarto anno possiamo dire di essere soddisfatti dei risultati, sia per i contatti e le relazioni create, sia per il livello artistico delle opere prodotte. Negli anni sono 28 i dipinti, le sculture e le installazioni che gli artisti partecipanti hanno lasciato a Rodello. Stiamo pensando, insieme al Comune, alla creazione di uno spazio apposito per contenerli».

Paolo Rastelli

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