“Fai rumore” è la canzone vincitrice del 70° festival di Sanremo. Diodato si classifica primo davanti a Francesco Gabbani con “Viceversa” e ai Pinguini Tattici Nucleari e la loro “Ringo Starr”. Tre mondi e tre modi diversi di interpretare la partecipazione al Festival della canzone italiana edizione 2020.
Diodato, che vince anche il premio della critica Mia Martini, presenta una canzone molto equilibrata, che mette tutti d’accordo senza fare tanto rumore. Una canzone che racconta che quando finisce un amore nascono silenzi che aumentano le distanze fra le persone. Nasce quindi l’esigenza di fare rumore per provare ad avvicinarsi. Un rumore che sa di umanità, dei pensieri dei sentimenti.
Gabbani ha una canzone che forse viene fuori poco alla volta, con un paio di carambole lessicali molto interessanti, mentre i Pinguini rappresentano la voglia di fare musica di un gruppo di giovani amici, un momento di freschezza, una piacevole conferma della realtà giovanile che c’è in giro per l’Italia.
Una settantesima edizione che, nonostante tutti i commenti arrivati, ha segnato un altro record di ascolti nella finale con uno share di oltre il 60 per cento.
Un festival che sarà ricordato per la prima eliminazione di una canzone. L’abbandono di Bugo e Morgan con le varie polemiche che sono seguite ha catalizzato l’attenzione dei media per tutta la giornata di sabato.
Un festival che ha visto la vittoria tra i giovani di Leo Gassmann sulla favorita Tecla e che ha fatto conoscere l’estroversa personalità dirompente dei torinesi Eugenio in via di gioia che hanno infiammato il pubblico in piazza Colombo sul palco di Nutella stage.
Un festival nazionalpopolare come vuole la tradizione con una conferma come quella di Fiorello e di Tiziano Ferro e la dimostrazione di una scelta felice della Rai, nonostante le polemiche iniziali, di Amadeus come conduttore al quale è stato richiesto di rimanere per la prossima edizione. La riserva, dice Fiorello, verrà sciolta alla fine del festival, cioè fra una settimana.
Pierangelo Vacchetto
