Tre milioni di euro per la messa in sicurezza della provinciale 7

La Provincia di Cuneo intende rettificare il tracciato della strada per il nuovo ospedale

Tre milioni di euro per la sicurezza della provinciale 7

VIABILITÀ «Chi ch’o r’ha cognission ch’o ra beuta!» ovvero “chi ha un po’ di buon senso bisogna che lo usi”, recita un detto in piemontese. Un detto che assume un valore particolare, di fronte alla vergogna nazionale che a 32 anni dalla consegna dei lavori ancora non lascia intravedere una soluzione per la Asti-Cuneo. A mettere la cognission di cui sopra sarà la povera Provincia di Cuneo.

L’ente provinciale, spolpato dalla riforma Delrio e dalla distribuzione ingiusta delle risorse voluta dal Governo gialloverde, ha deciso di mettere mano alle proprie, esigue finanze, per trovare tre milioni di euro per rendere meno pericolosa e più scorrevole la strada provinciale 7. Per cercare di migliorare le condizioni di sicurezza dei veicoli in transito, il settore viabilità della Provincia, reparto di Alba, ha deliberato di intervenire in località Toetto, nel Comune di Roddi, teatro di numerosi incidenti causati dall’alta velocità, nella sequenza di tre curve poste tra due rettilinei.

L’immissione della strada comunale del Toetto sulla provinciale peggiora ulteriormente la situazione. Per questi motivi la Provincia ha approvato uno studio di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di rettifica del tracciato stradale e di sistemazione dei tratti di raccordo in località Toetto per eliminare le curve e raddrizzare la strada riducendo il rischio di fuoriuscite dalla carreggiata.

L’intervento complessivo costerà 3 milioni di euro per gli scavi da sbancamento per la formazione e l’ampliamento della sede stradale e per la formazione del nuovo tratto di canale, ma anche per la realizzazione dei nuovi tratti di strada, utilizzando in parte materiale proveniente dagli scavi aperti in cantiere o da cave.

Previsti anche dei ponticelli di accesso ai campi, la costruzione di argini per la stabilità del canale, oltre a nuovi asfalti, segnaletica e barriere di sicurezza.

L’opera è stata inserita nella programmazione triennale delle opere pubbliche per il 2020. Una toppa per rendere meno pericolosa la provinciale 7 che non può, però, essere l’unica via di accesso per l’ospedale di Verduno.

L’abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo, mentre sull’Asti-Cuneo sembra essere calata la notte più buia e una soluzione, qualsiasi soluzione, sembra essere oggi più lontana che mai, a distanza di quasi un anno dalle promesse non mantenute del premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro dei trasporti Danilo Toninelli di un via dei lavori nell’estate 2019.

Marcello Pasquero

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