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Ad Alba la Polizia municipale controlla auto e negozi

Gli incidenti sono in aumento anche ai danni di pedoni 1
Immagine di archivio

ALBA «Non ci sono, al momento, riscontri di infrazioni alle disposizioni in vigore dal 10 marzo: abbiamo messo a disposizione, per le esigenze di controllo degli accessi e uscite dal centro abitato, quattro pattuglie, due nella fascia oraria mattutina, due in quella pomeridiana fino alle 20». Il comandante della Polizia Municipale Antonio Di Ciancia, tratteggia la situazione nel centro abitato a pochi giorni dall’entrata in vigore delle normative per il contenimento dei contagi da Covid19.

«Ogni pattuglia controlla in media 30 veicoli al giorno e ritira le autocertificazioni: dalle verifiche potrebbe emergere retroattivamente qualche violazione». L’attività dei civich non si limita ai flussi di traffico: l’ottemperanza alle limitazioni imposte agli assembramenti nel centro abitato è un altro ambito di attività. «Ci sono arrivate segnalazioni che abbiamo verificato: si trattava di alcuni bambini intenti a giocare a calcio e di alcune persone sedute sulle panchine, in piazza Cristo Re, senza rispettare le distanze di sicurezza».

Un clima “legalitario” generalizzato quello che emerge, anche nel campo degli esercizi commerciali, chiusi, ad eccezione dei negozi autorizzati. «In un solo caso si sono resi necessari accertamenti che non hanno comportato la chiusura del punto vendita. Si tratta di una bottega che commercializza capsule e cialde per macchinette da caffè».

L’attività di pattugliamento non è la sola forma di impegno degli agenti: il supporto telefonico è l’altra faccia del dopo-restrizioni. «Il nostro centralino riceve decine di chiamate da parte di cittadini che chiedono chiarimenti sulle più disparate circostanze per sapere se i loro spostamenti ricadano in uno dei campi giustificati: si spazia da chi chiede se è permesso recarsi a coltivare l’orto ai genitori che devono portare i figli dai parenti».

Davide Gallesio

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