Chiudono i centri diurni per disabili e anziani, ma proseguono i servizi

Chiudono i centri diurni per disabili e anziani, ma proseguono i servizi

SOCIOASSISTENZA/2  Per tutelare la salute degli utenti e degli operatori, il consorzio socioassistenziale ha adottato una serie di misure. Spiega il direttore Marco Bertoluzzo: «Anche se non abbiamo ancora linee guida precise dalla Regione, ci siamo mossi in modo uniforme con gli altri consorzi della provincia: abbiamo deciso di chiudere i centri diurni – per anziani in via Generale Govone di Alba e per disabili Pin Bevione a Borbore. Era impossibile garantire la distanza di sicurezza tra gli utenti, importante da tutelare: si tratta spesso di persone con patologie».

L’assistenza è garantita: «Gli operatori sociali contattano le famiglie in modo da garantire il nostro sostegno. In egual modo, proseguono le forme di assistenza domiciliare ad anziani e disabili, come la consegna dei pasti». Per quanto riguarda gli sportelli del consorzio, sono sospesi i colloqui, se non quelli urgenti. Per le persone in difficoltà, si può contattare il centralino: gli operatori valuteranno la situazione. «Soprattutto in questi momenti, è importante che i nostri utenti e le persone in difficoltà non si sentano soli». Nelle realtà albesi attive sul fronte sociale, come la cooperativa Alice, fatte «di incontri e vicinanza, non è facile trovarsi ad affrontare una situazione di questo tipo. La nostra decisione è stata di chiudere i centri diurni ad Alba, Canale e Sommariva del Bosco, per un totale di circa settanta utenti.

Fondamentale è tutelare la loro salute senza farli sentire abbandonati: ci teniamo in contatto telefonicamente, per valutare forme d’intervento a domicilio. Per il momento tutto sta andando per il meglio», dice Francesca Belloni, responsabile dell’area disabilità.

f.p.

#IORESTOACASA: ANDRÀ TUTTO BENE

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