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Cibo e medicine a casa, basta fare una telefonata

Comune e consorzio hanno attivato un numero per chi ha più di 65 anni e non ha una famiglia a sostenerlo: ci sarà un numero identificativo per gli operatori, dotati di protezioni

Cibo e medicine a casa, basta fare una telefonata

SOCIOASSISTENZA/1 L’emergenza ha all’improvviso sospeso legami sociali, abitudini diventate certezze come prendere insieme un caffè al bar. Soprattutto per gli anziani, la categoria più a rischio per le conseguenze della malattia ma anche per la solitudine. Secondo i dati della Protezione civile, l’età media dei pazienti morti per Covid-19 è 81 anni: è fondamentale ridurre al minimo i contatti sociali e diminuire il rischio di contagio.

A chi vive solo è indispensabile garantire una rete di sostegno. Il Comune di Alba, insieme al consorzio socioassistenziale Alba, Langhe e Roero, ha attivato dalla scorsa settimana una linea telefonica dedicata alle persone con più di 65 anni, sole, per garantire l’accesso a beni di prima necessità e medicine: il numero è 348-23.99.373, attivo dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30, dal lunedì al venerdì.

Nei giorni scorsi, la richiesta di un servizio di questo tipo era già stata avanzata da Uniti per Alba, il gruppo d’opposizione che riunisce il centrosinistra. Spiega l’assessore ai servizi sociali Elisa Boschiazzo: «Gli anziani sono la categoria che va più tutelata, anche perché si ritrovano senza le strutture di riferimento. Con il consorzio, abbiamo lavorato per cercare di trovare la soluzione migliore, la linea telefonica. Molti cittadini si sono fatti avanti per aiutare gli anziani soli, offrendosi come volontari: il loro coinvolgimento sarà importante, ma saranno affiancati da operatori specializzati».

Come funziona il servizio? Secondo il direttore del consorzio socioassistenziale Marco Bertoluzzo, confermato nel suo ruolo per i prossimi cinque anni: «Abbiamo in carico ad Alba un certo numero di anziani, che continueranno a essere seguiti al domicilio e per le emergenze. La linea telefonica ci permette di raggiungere chi fino a oggi non ha avuto bisogno del nostro aiuto, ma si ritrova solo a causa dell’emergenza coronavirus: persone con più di 65 anni, senza una famiglia alle spalle. Il servizio è improntato sulla più assoluta privacy».

Per garantire la sicurezza, nel momento in cui viene fissato l’appuntamento con l’anziano, il consorzio rilascia un codice identificativo dell’operatore che lo raggiungerà a casa. Ogni contatto avverrà a distanza di sicurezza, con gli operatori dotati di guanti e mascherine. «Il servizio è partito a piccoli passi, il numero delle chiamate è aumentato giorno dopo giorno. Spesso ci contattano per avere soltanto qualche informazione, per sentirsi meno soli. In certi casi, le chiamate sono proseguite anche nei giorni successivi, creando una sorta di sostegno telefonico a distanza. Per le richieste di intervento, spesso sono stati anche i figli a contattarci, se abitano in altre città e non possono spostarsi per aiutare i genitori. In generale, abbiamo percepito una risposta molto positiva».

Al momento sono cinque gli operatori del consorzio che seguono l’iniziativa, «ma valuteremo l’evoluzione, per implementare le risorse».

Francesca Pinaffo

#IORESTOACASA: ANDRÀ TUTTO BENE

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