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Cirio: «Rischiamo di non farcela, servono ventilatori e materiale sanitario»

Coronavirus in Piemonte, 53 persone positive. Il presidente Cirio: "Non dobbiamo abbassare la guardia"

TORINO «Stiamo arrivando al livello di saturazione della terapia intensiva, nonostante la Regione Piemonte abbia raddoppiato i posti letto. Se questa curva non si abbassa rischiamo davvero di non farcela, di qui il mio appello accorato a Roma di inviare ventilatori in base alle effettive urgenze e agli effettivi bisogno». Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ai microfoni di Centocittà, su Radio Uno Rai. Sugli approvvigionamenti di materiale sanitario, Cirio conferma che col governo «c’è molta tensione». «Qualcosa inizia ad arrivare ma è ancora poco».

Il governatore Alberto Cirio ha più volte sollecitato il governo su questo tema: «Abbiamo bisogno di un rapporto più diretto e più continuo con i flussi di approvvigionamento da Roma», è il “mantra” del presidente della Regione, che chiede «un ordine di priorità nell’assegnazione alle Regioni, che dev’essere rapportato all’effettivo bisogno e all’effettivo utilizzo». Dall’inizio dell’emergenza, e fino al 25 marzo, sono arrivate in Piemonte 97.950 mascherine, la maggior parte Ffp2 e solo 1.800 Ffp3 e 556 mila mascherine chirurgiche. Nella notte appena trascorsa sono arrivate altre 115mila mascherine Ffp2, 22mila mascherine Ffp3, 9mila mascherine Ndr e 9.100 tute. Soltanto per il settore sociosanitario ne servirebbero 300mila alla settimana. Per quanto riguarda i respiratori da inizio emergenza a oggi da Roma ne sono stati assegnati al Piemonte 72, di cui 8 in attesa di consegna.

«Una macchina ventilatore che arriva a Torino dopo un’ora è attaccata a un paziente e lo tiene vivo, in altre realtà d’Italia è una prevenzione», ha ribadito spesso Cirio. «Io credo che prima di prevenire sia importante curare e salvare le vite». Di qui la richiesta, «con forza», che «a ogni richiesta fatta dalle regioni si affianchi sempre il flusso dei contagi e il tasso di saturazione tra letti di terapia intensiva e letti disponibili».

Ansa

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