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Cirio: «Straordinaria opportunità per sostenere le nostre imprese»

Cirio: «Straordinaria opportunità per sostenere le nostre imprese»

IDROELETTRICO/2  Il presidente della Giunta regionale Alberto Cirio spiega: «Con questo disegno di legge, che dovrà essere approvato dal Consiglio, il Piemonte si apre al mercato dell’energia e fa le prove generali per l’autonomia che auspichiamo. Siamo pronti a prenderci la responsabilità di queste 67 centrali della nostra regione nelle province di Cuneo, Torino, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola».

Il governatore precisa: «Le centrali hanno concessioni con durata trentennale: andiamo dalle 11 concessioni scadute da tempo alla centrale di Ivrea, dove la concessione scadrà nel 2044. Il nostro compito sarà di approfittare di questa opportunità di autonomia concessa dallo Stato per mettere a punto una legge che consentirà di gestire liberamente l’acqua, con entrate importanti per le casse regionali. L’obiettivo è ora lavorare a ritmi serrati in Consiglio regionale per arrivare all’approvazione entro la fine di marzo, in perfetto tempismo con quanto richiesto dall’Unione europea».

Ma che cosa si profila, nella pratica? Cirio: «Ci sono tre opzioni di gestione, quella totalmente pubblica, quella mista e quella totalmente privata. Personalmente penso che il modello vincente sia quello langarolo, che vede collaborare pubblico e privato in una gestione mista virtuosa. Valuteremo caso per caso; in presenza di impianti vetusti, che richiedono importanti investimenti per nuovi macchinari o manutenzioni, potremo indire una gara per la gestione totalmente privata. Sarà possibile inserire nei bandi specifici criteri di individuazione della migliore offerta. Si potranno così ottenere miglioramenti nell’ambito della produzione di energia rinnovabile, della riqualificazione ambientale dei bacini a valle degli invasi, degli interventi di compensazione a beneficio dei territori interessati».

Il governatore scende poi nei dettagli: «La concessione potrebbe darci una quota economica e una quota energetica, una sorta di “banca dell’energia” che rappresenterà una straordinaria opportunità per sostenere le imprese piemontesi con misure concrete, atte a ridurre la concorrenza degli altri Paesi, dove l’energia vale la metà. In questo modo sarà anche possibile attirare imprese straniere sul territorio, cedendo l’energia a costi ridotti».

Marcello Pasquero

ENERGIA IDROELETTRICA IN PIEMONTE

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