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Coronavirus: il Governo stanzia 25 miliardi per l’emergenza, venerdì il primo decreto legge

Alcuni commercianti scelgono di chiudere per tutelare la salute e contenere l’epidemia 6

ROMA Per l’emergenza coronavirus il Governo stanzia fino a 25 miliardi. L’annuncio è arrivato dal premier Conte e dal ministro dell’economia Gualtieri. La prima misura riguarderà la metà di queste risorse: il Decreto legge sugli interventi economici sarà varato venerdì e sarà da 12 miliardi. Conte ha spiegato che dall’Europa è arrivata una grande apertura sulla liquidità.

Nel provvedimento ci sarà cassa integrazione per tutti i settori e in tutta Italia, congedi speciali per i genitori che hanno i figli a casa da scuola, aiuti specifici per gli autonomi e per i lavoratori stagionali, misure per rendere più facile lo stop al pagamento delle rate di mutui e si prevede di posticipare una serie di adempimenti fiscali.

Chiudere tutto?

La richiesta di lasciare in funzione solo i servizi essenziali chiudendo subito le altre attività e i negozi (a eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) è partita dalla Lombardia e ha ottenuto l’appoggio del Piemonte e del Veneto.  Luca Zaia ha così commentato: «La misura dell’isolamento totale è una misura consona, ma la decisione deve essere presa in accordo con tutti, visto che ci sono altre realtà che devono capire se stanno dentro o fuori. Il Governo deve dare le indicazioni e la Lombardia va ascoltata, perchè è in una situazione tragica».

Nel corso della una conferenza stampa di questa mattina, il premier Conte ha replicato alla Lombardia che continua il suo pressing per misure più drastiche contro l’emergenza dicendo di aspettare che le richieste siano motivate e formalizzate. E chiarisce che saranno valutate, ma serve attenzione, perché la priorità è la tutela della salute, ma ci sono libertà e diritti di cui si deve tener conto, evitando istanze emotive. «Proposte inviate», replica il presidente della Regione Lombarida Fontana, che rilancia sull’esportazione nel Paese del modello Codogno.

Quattordici giorni cruciali per capire l’andamento dei casi

«I prossimi 14 giorni saranno cruciali per capire l’andamento dei casi di contagio». Lo afferma il direttore dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Gianni Rezza. Ed è presto per pronunciarsi sugli effetti delle restrizioni in atto. «Per questa settimana – aggiunge – mi aspetto un aumento dei casi e non un calo». Intanto Walter Ricciardi, consulente del ministero della salute, spiega che la richiesta della Lombardia di chiudere tutto «ha senso», ma la misura «non lo è per il resto del Paese», anche se si può valutare se la situazione dovesse cambiare.

Fiat chiuderà Pomigliano, Melfi e Cassino

Fca ha annunciato che chiuderà temporaneamente alcuni impianti italiani nell’ambito delle misure anti-coronavirus. Si fermeranno le fabbriche di Pomigliano oggi, giovedì e venerdì, Melfi e la Sevel giovedì, venerdì e sabato, Cassino giovedì e venerdì.

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