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Il messaggio di monsignor Brunetti a giovani e famiglie dal santuario della Moretta

ALBA Come già annunciato, questa sera, vigilia della solennità di san Giuseppe, monsignor Marco Brunetti si è recato al santuario della Moretta in Alba per pregare e mettere sotto la protezione della Santa Famiglia tutta la diocesi di Alba, recitando il Rosario insieme alla comunità dei padri Giuseppini.

Il messaggio di monsignor Brunetti a giovani e famiglie dal santuario della Moretta 3

Nel corso della celebrazione il vescovo ha pronunciato un messaggio particolare ai giovani e alle famiglie, invitando tutti a valorizzare questo momento difficile che il Paese sta attraversando per manifestare solidarietà verso i più deboli, creatività giovanile e fervore spirituale, intensificando la preghiera personale e familiare. Diamo in allegato il testo del messaggio.

Il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, monsignor Brunetti ritornerà al santuario della Moretta, sempre alle 20.30, per rinnovare la preghiera di intercessione alla Vergine Maria.

Solennità di San Giuseppe sposo di Maria – Santuario Madonna della Moretta in Alba

Mercoledì 18  marzo 2020

Messaggio ai giovani e alle famiglie

Carissimi che avete seguito questo momento di preghiera al Santuario della Moretta, vi ringrazio e vi saluto.

Con i primi vespri di questa sera la Chiesa celebra la solennità di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale e custode della santa famiglia di Nazareth. Sono contento di essere qui a pregare, a porte chiuse, con i sacerdoti Giuseppini del Marello e condividere questa festa con loro che hanno proprio in san Giuseppe il loro protettore.

Questa sera vorrei rivolgermi in particolare ai giovani e alle famiglie. Ai giovani dico di approfittare di questo tempo prezioso in cui siete a casa da scuola e dall’università per dedicare del tempo a voi stessi, attraverso la preghiera e la lettura delle scritture. Vorrei anche dirvi, come ha suggerito la pastorale giovanile regionale, di essere creativi. Attraverso i social potete scambiare idee e progetti e non isolarvi, pur rimanendo a casa.

Vi chiederei una grazia, vista la vostra giovane età, con tutte le precauzioni necessarie, rendetevi utili alle persone anziane e fragili. Penso ai vostri nonni, o a qualche vicino di casa, a cui andare a fare la spesa o a comperare le medicine in farmacia. Piccoli gesti per non far sentire soli coloro che normalmente già vivono in solitudine. Vorrei rilanciare quanto ho scritto nella mia lettera pastorale: “fatevi dono!”.

Alle famiglie dico con il cuore che vi sono vicino. La festa di San Giuseppe ci richiama alla famiglia di Nazareth a cui dobbiamo ispirarci. Voi sposi e genitori, in questo tempo difficile, potete riscoprire la bellezza di essere “chiesa domestica” e ministri di quel sacramento che è il matrimonio.
Approfittate del fatto di essere meno presi dalla frenesia quotidiana e dai molti impegni per dedicare più tempo a stare insieme, genitori e figli, per un dialogo o semplicemente per giocare coi propri bambini o ascoltare i figli adolescenti.

Ponete in casa un segno della vostra fede, come per esempio una Bibbia con accanto un cero, e ogni giorno, aiutati anche dai tanti sussidi che trovate in rete, pregate insieme e il papà o la mamma benedica tutta la famiglia. In questo tempo potremmo riscoprire la bellezza di essere chiesa domestica, come agli inizi del cristianesimo.

Tanti ragazzi hanno interrotto il catechismo in preparazione ai sacramenti della prima comunione e della cresima, ricordo a voi genitori che siete i primi educatori alla fede dei vostri figli, per cui aiutati dalla rete, dall’Ufficio catechistico o dai vostri sacerdoti e catechisti, potete fare voi da casa il cammino catechistico che non si può fare in Parrocchia.

Se avete in famiglia persone anziane e malate, pregate con loro e sappiate che potete chiamare i sacerdoti, i quali, con le precauzioni del caso, verranno a casa a portare la comunione, l’unzione degli infermi e ai moribondi il viatico.

Il messaggio di monsignor Brunetti a giovani e famiglie dal santuario della Moretta

In ultimo vorrei ricordare a tutti di unirvi domani sera alle ore 21 su Tv2000 alla grande preghiera che la Chiesa italiana ha promosso in questo momento particolare. A tutti viene chiesto di porre un cero o un telo bianco alla finestra di casa che testimonia la nostra partecipazione. Anche il Papa questa mattina ha fatto suo l’appello dei Vescovi italiani e ha detto che lui stesso parteciperà.

Ora davanti alla statua di San Giuseppe, farò una preghiera di affidamento al Custode della Santa Famiglia, e ricorderò in particolare i giovani e le famiglie della nostra cara diocesi.

+ Marco, Vescovo

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