# Io resto a casa: le nuove regole che trasformano la vita del Paese

IL DECRETO  Io resto a casa: quattro parole per tutelare la salute pubblica, che hanno rivoluzionato il modo di vivere degli italiani. È questo il nome del nuovo decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte la sera dell’11 marzo, che ha esteso a tutto il territorio nazionale le limitazioni previste dal precedente testo, firmato l’8 marzo: in Italia non ci sono più zone rosse o zone con diverse classificazioni, ma l’intera Penisola è diventata zona protetta.

Ferme tutte le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli, con la chiusura delle scuole fino al 3 aprile. Rigorose le limitazioni che riguardano gli spostamenti, sia all’interno del proprio Comune che tra Comuni diversi: il concetto è evitare ogni movimento di persone fisiche, salvo che «per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute», come recita l’articolo 1. Rimane consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Nessuna limitazione sul fronte dei trasporti, che possono continuare a funzionare. Per quanto riguarda le norme sugli spostamenti, abbiamo cercato di fare chiarezza con la Questura di Cuneo, con una serie di domande.

Alcuni commercianti scelgono di chiudere per tutelare la salute e contenere l’epidemia 3

QUANDO POSSO USCIRE DI CASA?
Esistono solo tre motivi validi: per lavoro, per poi rientrare a casa; per motivi di salute, come una visita medica; per situazioni di necessità, come fare la spesa o portare fuori il proprio animale domestico, anche per visite veterinarie. Per la spesa o per acquistare farmaci, ci si può spostare in Comuni diversi, anche considerato che la zona delle Langhe e del Roero è fatta di piccoli paesi, che in molti casi non hanno negozi di generi alimentari. Per ogni famiglia, solo una persona alla volta può uscire per gli acquisti, così da non affollare esercizi commerciali e supermercati. Per visite ed esami medici, se si tratta di una persona anziana o impossibilitata a spostarsi da sola, è ammesso un accompagnatore.

POSSO ANDARE A COMPRARE IL GIORNALE?
Rientra nel fare la spesa. Infatti le edicole sono autorizzate a rimanere aperte. A tal riguardo riportiamo le considerazioni di Andrea Martella, sottosegretario alla presidenza con delega all’informazione che spiega come il Governo abbia deciso di tenerle aperte «Perché i giornali sono un bene comune che deve continuare ad arrivare alla gente. L’informazione è un servizio pubblico essenziale e in tempi di emergenza sanitaria la corretta informazione è parte integrante della lotta stessa al virus». Gazzetta, con il numero del 17 marzo, è regolarmente in edicola.

POSSO USCIRE PER UNA PASSEGGIATA O SPORT?
Come ha precisato una specifica circolare ministeriale, si può uscire per una passeggiata o per fare sport all’aperto, ma mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Vietate tutte le forme di sport in gruppo, anche per i ciclisti. In ogni caso, il messaggio è sempre lo stesso: più si sta a casa o nelle immediate vicinanze, meglio è per contenere il contagio.

POSSO SPOSTARMI PER ASSISTERE I GENITORI O UN FAMILIARE IN UN ALTRO COMUNE?
Sì, perché si tratta di uno stato di necessità. Non sono considerati tali gli spostamenti per incontrarsi con amici, fidanzati e fidanzate.

I DIVIETI VALGONO SOLO PER GLI SPOSTAMENTI IN MACCHINA?
No, anche per gli spostamenti a piedi, per i quali sono previste le stesse restrizioni.

I DIVIETI VALGONO SOLO SE CI SI SPOSTA DA UN COMUNE A UN ALTRO?
No, valgono anche per gli spostamenti all’interno del Comune in cui si vive.

CHI CONTROLLA IL RISPETTO DELLE NORME?
Le operazioni di controllo vengono garantite da pattuglie delle Forze dell’ordine. Nella Granda, sono coordinate dalla Questura di Cuneo e coinvolgono Polizia, Carabinieri e agenti di Polizia municipale, disseminati tra i diversi Comuni. I controlli sono intensificati nella fascia oraria tra le 8 e le 20, con il coinvolgimento di un’ottantina di agenti. Ad Alba, oltre ai Carabinieri, sono attivi anche otto agenti della Polizia municipale.

COME POSSO DIMOSTRARE IL VALIDO MOTIVO?
Con ogni mezzo di prova o con l’autodichiarazione disponibile sul sito del Ministero dell’interno, che può essere stampata e precompilata o compilata quando si viene fermati, dal momento che gli agenti dispongono di copie in bianco. L’autodichiarazione non è un lasciapassare, perché la sua veridicità verrà sempre verificata dalle Forze dell’ordine: qualora si dichiari il falso, si commette reato.

Francesca Pinaffo

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